Tra i Paesi Ocse l’Italia è al ventunesimo posto per quanto riguarda il sostegno pubblico fornito alle grandi imprese per incentivare la ricerca e lo sviluppo, superata non solo da Francia, Regno Unito e Giappone, ma anche da India, Brasile e Turchia. È quanto risulta da una comparazione realizzata dal Dipartimento delle Finanze canadese e contenuta in una nota dell’Isae dal titolo “Incentivi alla ricerca e sviluppo: in confronto internazionale”. La situazione migliora se si prendono in considerazione gli incentivi pubblici alla ricerca per le piccole e medie imprese: in questo caso l’Italia risale la classifica e si piazza al 14° posto.
In totale, riporta lo studio dell’Istituto di studi e analisi economica, in Italia le risorse pubbliche complessivamente mobilitate per il settore ‘ricerca e sviluppò privato ammontano complessivamente ad oltre 3 miliardi di euro su base annua (una quota pari a circa il 25% degli aiuti pubblici alle imprese). “È necessario – raccomanda l’Isae nello studio – che il decreto Sviluppo in itinere e l’attesa riforma del sistema degli aiuti alle imprese proseguano ulteriormente nell’incentivazione dei processi di innovazione a sostegno della competizione internazionale”. (LF)