Il Pil nell’area dell’euro ha accelerato in T2 (1%), grazie al dinamismo del commercio mondiale e a un recupero della domanda interna. Lo scrivono l’Isae, l’ifo, Isee, nel loro consueto Euro Zone Economic Outlook. Nello stesso periodo, gli investimenti si sono incrementati dell’1,5% sostenuti dal rimbalzo della componente in costruzioni, frenata nel trimestre precedente da condizioni climatiche avverse. Si prevede, tuttavia, che il Pil moderi la sua dinamica nell’orizzonte previsivo (0,4% in T3, 0,3% in T4 e 0,2% in T1 2011). I consumi privati (0,1% in ciascun trimestre), condizionati dalla debolezza del mercato del lavoro, avrebbero un andamento stagnante. Inoltre, in Germania lo stimolo fornito dalle misure fiscali si esaurirà entro T4, ed è già controbilanciato dal consolidamento fiscale in altri paesi dell’area. Gli investimenti dovrebbero continuare a crescere ma a un ritmo più moderato: la domanda estera sta perdendo slancio, è aumentata l’incertezza nei mercati finanziari a causa delle recenti crisi sul debito sovrano, inoltre, la capacità produttiva rimane sotto utilizzata e le condizioni creditizie sono ancora restrittive. Gli investimenti in costruzioni in T3 dovrebbero correggere il rimbalzo di T2. Nell’ipotesi che il prezzo del petrolio si stabilizzi a 77 dollari a barile e che il tasso di cambio dollaro/euro fluttui intorno a 1,30, nell’orizzonte di previsione, l’inflazione dovrebbe ridursi leggermente a fine dicembre all’1,7 per cento. (LF)