Nonostante la ripresa “più rapida del previsto” del mercato del lavoro in area euro e le dinamiche inflazionistiche resta “contenuto” il rischio che si inneschi una spirale prezzi-salari. E’ quanto si legge nel Focus Area Euro a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
“Dopo la crisi pandemica, la ripresa del mercato del lavoro nell`area euro è stata più rapida del previsto, con un recupero dei livelli occupazionali pre-pandemici già a fine 2021, e con un tasso di disoccupazione che è sceso ai minimi da almeno il 1998” si nelle nel report.
“Analizzando diverse misure di slack – prosegue – emerge però come il mercato del lavoro nell`Eurozona continui a presentare un certo grado di risorse inutilizzate, probabilmente riconducibile alla ricomposizione settoriale del lavoro causata dalla pandemia: ciò potrebbe spiegare come, a fronte di un`apparente condizione di eccesso di domanda di lavoro, le dinamiche salariali rimangano deboli”.
Secondo gli economisti di Intesa Sanpaolo “anche tenendo in considerazione gli aumenti del salario minimo e i meccanismi di parziale indicizzazione delle retribuzioni all`inflazione presenti in alcuni Paesi, al momento i rischi di un surriscaldamento del costo del lavoro tale da innescare una spirale prezzi-salari appaiono complessivamente contenuti, anche se i rinnovi contrattuali dei prossimi mesi potrebbero porre con maggiore forza il tema del recupero di potere d`acquisto dei lavoratori”.
E.G.