“Noi lo diciamo da mesi e questi dati lo confermano: i pensionati italiani sono i più colpiti dall’inflazione”. Così il segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo, commentando i dati del XXII Rapporto annuale Inps diffuso questa mattina.
“Tra il 2018 e il 2022 – continua Barbagallo – i due quinti più poveri hanno perso il 10,6% del loro reddito reale, quelli più benestanti il 7,5%. Questo vuol dire che la classe media arranca e che la classe più povera muore di fame. Per questo abbiamo deciso di fare ricorso contro il taglio della rivalutazione disposto dalla scorsa Legge di Bilancio. E lo ripetiamo, anche alla luce di questi dati: un ulteriore taglio della rivalutazione non è nemmeno da considerare. Sarebbe il colpo di grazia per tantissime famiglie di pensionati e impedirebbe loro di svolgere il ruolo di risorsa e vero ammortizzatore sociale del Paese”.
“Noi chiediamo la piena rivalutazione di tutte le pensioni – conclude il segretario generale della Uilp -, un sistema di perequazione più con indicatori e un paniere Istat più rappresentativi dei consumi delle persone anziane. Non possono essere sempre loro a pagare”.
e.m.