Marcia indietro dell’Inps e ritiro della circolare sugli invalidi civili. Ne da’ notizia la Cgil, precisando che l’Inps ha diramato un provvedimento che prevede che sia nella liquidazione dell’assegno di invalidita’ civile parziale, sia per la pensione di inabilita’ si continuera’ a far riferimento al reddito personale dell’invalido. La contestata circolare 149 del 28 dicembre prevedeva invece che per la pensione di invalidita’ si dovesse far riferimento anche al reddito del coniuge.
Soddisfatti i sindacati.
“Una decisione – spiega il segretario generale della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti, – che riporta nell’ambito di questa questione un barlume di equità e buonsenso, visto che si trattava di un provvedimento scellerato e pericoloso, che avrebbe privato migliaia di invalidi di un diritto sacrosanto”.
Una decisione “assolutamente positiva” – commenta il segretario nazionale dello Spi Cgil, Ivan Perdetti – “frutto della mobilitazione messa in atto dal sindacato per contrastare una decisione iniqua che rischiava di gravare pesantemente su decine di migliaia di invalidi al 100%”.
“Ora – ha continuato Pedretti – il ministro Fornero deve dare seguito agli impegni assunti nei giorni scorsi e chiarire definitivamente la questione. Così infatti il problema rischia di ripresentarsi tale e quale in futuro ed è per questo che è fondamentale un intervento politico e governativo”.
Anche per Romano Bellissima, segretario generale della Uil Pensionati, “si tratta di un risultato positivo frutto della mobilitazione della Uilp e di tutto il sindacato. In questo modo, si ripristina l’equità e si restituiscono dignità e diritti a persone in situazioni di grande difficoltà”. “Sulla complessa condizione delle persone invalide – aggiunge il sindacalista – non possono essere assunti provvedimenti estemporanei, senza riflessione e senza il coinvolgimento delle parti sociali”. (FRN)