Nei prossimi anni gli importi medi di pensione diminuiranno rapidamente fino a scendere al di sotto della metà del salario con il quale si esce dal lavoro. E’ quanto si legge su un dossier dell’Inps che arriva al 2037 anticipato oggi dal Corriere secondo il quale il rapporto tra pensione e retribuzione per i lavoratori dipendenti che vanno in pensione con il metodo contributivo passa dal 54% attuale al 47% del 2037.
I commercianti subiranno nel tempo un taglio medio degli importi più contenuto (dal 46% medio attuale al 44% nel 2037) mentre gli artigiani che escono nel 2010 con circa il 50,3% della pensione potranno contare solo sul 43,2% nel 2037. Sarà particolarmente difficile far quadrare i conti per i parasubordinati che rischieranno di uscire dal lavoro con solo il 14% della retribuzione (nel 2010 la pensione media è solo il 9% della retribuzione perché la gestione separata è operativa solo dal 1996). Tra l’altro quest’ultimo dato, sottolinea il Corriere, è poco significativo perché risente del fatto che si può chiedere la pensione con almeno 5 anni di contributi e spesso nella gestione separata sono iscritte persone con un’altra occupazione principale.
Il dossier sottolinea anche il peggioramento dei conti per l’Istituto con il passaggio in rosso di 41 milioni nel 2015 che saliranno a 2,5 miliardi nel 2017. Fino al 2017 il patrimonio netto resterà in attivo grazie alla buona performance in questi anni della gestione dei parasubordinati e delle prestazioni temporanee (cassa integrazione ecc). (LF)
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