Nel 2021 risultano iscritti all’Inps 1.584.979 artigiani, lo 0,3% in più rispetto al 2020 (1.579.558 iscritti) e l’1,5% in meno rispetto al 2019 (1.603.999 iscritti).
Sempre nel 2021 vi è una marcata prevalenza di titolari che con 1.472.264 iscritti costituiscono il 92,9% del totale. La distribuzione per qualifica denota una costante e lenta crescita dei titolari a discapito dei collaboratori.
Analizzando la serie storica degli ultimi dieci anni, si rileva che il numero degli iscritti decresce di oltre due punti percentuali dal 2013 al 2017, dell’1,7% tra il 2017 e il 2018, dell’1,2% tra 2018 e 2019 e dell’1,5% tra 2019 e 2020. Nel 2021 invece si osserva un leggero cambio di tendenza, con una crescita dello 0,3%. Analizzando i dati del 2021 per sesso e qualifica è evidente una prevalenza di titolari maschi, i quali con 1.188.278 iscritti costituiscono l’80,7% del totale dei titolari contro il 19,3% (283.986) dei titolari femmine.
All’interno dei collaboratori la differenza per genere è meno marcata, infatti i maschi con 63.586 iscritti sono poco più della metà del totale dei collaboratori (56,4%) contro 49.129 femmine.
Più della metà degli artigiani (55,9%) si trova nelle regioni del Nord. Il Nord-Ovest è l’area geografica che, con il 31,1%, presenta il maggior numero di artigiani, seguito dal Nord Est con il 24,8%, dal Centro con il 20,6%, dal Sud con il 15,7% e dalle Isole con il 7,8%. In Lombardia si concentra la maggior parte degli artigiani con 292.408 iscritti (18,4%), seguono l’Emilia-Romagna con 163.956 iscritti (10,3%), il Veneto con 162.358 iscritti (10,2%), e il Piemonte con 144.701 iscritti (9,1%).
tn