L’Inps, nel Monitoraggio dei flussi di pensionamento, evidenzia per l’anno appena trascorso una brusco frenata nei pensionamenti, con un -22,1%. Si passa dalle 570.002 del 2015 alle 443.477 del 2016. Una riduzione molto più corposa colpisce le nuove pensioni di anzianità, che scendono di 30 punti percentuali. Si mantiene stabile l’importo medio a 987 euro.
La contrazione del numero di liquidazioni va imputata all’innalzamento, di 4 mesi, sia dei requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, a causa dell’innalzamento dell’aspettativa di vita registrata dall’Istat.
Per le donne infine, la legge 214/2011 ha previsto un incremento dell’età di vecchiaia di ulteriori 18 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 1 anno per le autonome.