L’11 giugno scorso è iniziato il confronto tra la Giunta Regionale e le organizzazioni economico-sociali (sindacati e associazioni degli imprenditori) sulle risorse per lo sviluppo; nell’occasione, l’Assessore allo Sviluppo Economico Castiglione ha comunicato che tra i prossimi incontri, da tenersi entro luglio, ce ne sarà uno, in particolare, sulla riforma dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale.
Secondo la Uil Abruzzo l’esperienza dei Consorzi Industriali in Abruzzo è molto articolata, e va da situazioni fallimentari da superare, come quella del Consorzio Chieti-Pescara, a realtà che hanno concorso indiscutibilmente allo sviluppo socio-economico ed occupazionale della Regione, come nel caso del Consorzio del Sangro.
L’annunciata riforma dovrebbe rendere la funzione dei Consorzi più moderna ed efficiente, rinnovandone ed ampliandone le competenze in materia di equilibrio territoriale e solidarietà perequativa, compatibilità ambientale e sostenibilità sociale, risparmio energetico ed innovazione tecnologica, smaltimento dei rifiuti e recupero degli scarti, ricerca applicata e propagazione della conoscenza (costruzione e gestione di impianti sostenibili per il trasporto e lo stazionamento intermodale, per la produzione di energia, per lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero degli scarti, ecc.), inserendo anche la funzione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (assistenza globale alle imprese, informatizzazione, promozione del territorio), accorpando quest’ultimi nei Consorzi stessi.
Per la Uil Abruzzo va assolutamente scongiurata l’eventualità di una gestione partitica/clientelare dei Consorzi da parte della Politica, come spesso avvenuto in passato.
Per il sindacato i “Consorzi per lo Sviluppo Industriale, i Cluster, le Reti di Imprese ed i “Distretti Produttivi” possono coesistere e cooperare tutti insieme (senza, chiaramente, duplicazioni, sovrapposizioni o conflitti di competenze e funzioni, sperpero di risorse) per l’interesse pubblico e delle imprese stesse”. (LF)