I 140.000 dipendenti delle Poste sono sul piede di guerra: da ieri è in corso lo sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive in tutti i luoghi di lavoro. La protesta è stata indetta a livello nazionale dalle segreterie di Slp-Cisl, UilPoste, Confsal-Com e Ugl-Com, dopo l’accordo separato ”alla rovescia” sul premio di risultato, firmato questa volta dalla sola Cgil. Lo sciopero è contro la carenza di organico degli Uffici Postali e Centri di Recapito, il mancato pagamento dell’intero Premio di Risultato 2010 ed il non rinnovo di quello per il triennio 2011-2013. A rischio la consegna della posta in tutta Italia. Si stanno già registrando pesanti blocchi e rallentamenti nel recapito di lettere, pacchi, pubblicazioni. Quintali di posta sono fermi negli uffici, così come migliaia di moduli del censimento Istat. Sabato non partiranno i giornali e si segnalano difficoltà anche per l’invio di raccomandate e telegrammi e per il pagamento delle pensioni. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu