In media, nel 2022 i prezzi al consumo crescono dell`8,1% (+1,9% nel 2021), al top dal 1985. E’ la conferma che arriva dall’Istat.
Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l`”inflazione di fondo”), i prezzi al consumo aumentano del 3,8% (+0,8% nell`anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1% (+0,8% nel 2021). L’impennata registrata nel 2022 è principalmente a causa dall`andamento dei prezzi degli Energetici (+50,9% in media d`anno nel 2022, a fronte del +14,1% del 2021).
L’inflazione acquisita, o trascinamento, per il 2023 (ossia la crescita media che si avrebbe nell`anno se i prezzi rimanessero stabili per tutto il 2023) è pari a +5,1%, più ampia di quella osservata per il 2022, quando fu +1,8%
Nel mese di dicembre 2022, si stima che l`indice nazionale dei prezzi al consumo per l`intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,3% su base mensile e dell`11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +12,7% a +12,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto (da +8,8% di novembre a +8,5%).
Sempre nel 2022 l`impatto dell`inflazione, misurata dall`Ipca, è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa e raggiunge il +12,1% contro il +7,2% per quelle con maggiore capacità di spesa.
La marcata crescita dell`inflazione generale, che ha caratterizzato tutto il 2022, è determinata quasi interamente dalla dinamica dei prezzi dei beni e in particolare da quella dei Beni energetici. Anche i prezzi dei servizi risultano in accelerazione, sebbene in modo molto più contenuto. Poiché i beni incidono in misura maggiore sulle spese delle famiglie meno abbienti e viceversa i servizi pesano maggiormente sul bilancio di quelle più agiate, la crescita dell`inflazione, che riguarda tutti i gruppi di famiglie, è più ampia – ha spiegato l’Istat – per le famiglie del primo gruppo rispetto a quelle del quinto gruppo”. In particolare, per le famiglie del primo quinto, l`inflazione in media d`anno accelera di 9,7 punti percentuali passando da +2,4% del 2021 a +12,1% nel 2022, mentre per quelle del quinto gruppo, accelera da +1,6% dello scorso anno a +7,2%, del 2022.
Pertanto, rispetto al 2021, il differenziale inflazionistico tra la prima e la quinta classe si amplia ed è pari a 4,9 punti percentuali.
L`analisi degli andamenti in corso d`anno mostra come, per le famiglie con minori capacità di spesa, l`inflazione cresca in maniera marcata sin dal primo trimestre dell`anno, passando da +4,7% dell`ultimo trimestre 2021 a +8,3%, proseguendo con accelerazioni della crescita sia nel secondo (+9,8%) che nel terzo trimestre (+11,6%) fino a portarsi a +18,4% nel quarto trimestre dell`anno.ù
Anche per le famiglie più abbienti, l`inflazione mostra un profilo in netta accelerazione, restando tuttavia su valori molto più contenuti rispetto a quelli misurati per le famiglie con bassi livelli di spesa. In particolare l`inflazione accelera nel primo trimestre (da +3,1% dell`ultimo trimestre 2021 a +4,9%) proseguendo l`accelerazione nei trimestri successivi fino a portarsi a +9,9% nell`ultimo trimestre dell`anno.
La dinamica dell`inflazione dei due gruppi di famiglie riflette principalmente quella del comparto dei beni, i cui prezzi, in media d`anno, segnano nel 2022 una crescita tendenziale del +17,2% per quelle meno abbienti (era +3,3% l`anno precedente) e del +9,8% per quelle con capacità di spesa più elevata (era +2,3% nel 2021). Analizzando gli andamenti infra-annuali, con riferimento alle famiglie del primo quinto, i prezzi dei beni sono cresciuti nel primo trimestre del +12,1% (da +6,5% nel quarto trimestre del 2021), proseguendo l`accelerazione nel secondo e nel terzo trimestre (rispettivamente +13,8% e +16,4%), finendo nel quarto al +26,2%. Anche per le famiglie con maggiori capacità di spesa, l`inflazione riferita ai beni accelera, portandosi a +6,9% nel primo trimestre (era +4,1% nell`ultimo trimestre del 2021), continuando a salire nei trimestri successivi, sebbene con aumenti di minore ampiezza rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dalle famiglie meno abbienti, e arrivando a +13,8% nell`ultimo trimestre dell`anno.
L`andamento dei prezzi dei beni e le conseguenti differenze in termini di impatto sul primo e sul quinto gruppo di famiglie sono da ricondurre quasi interamente ai prezzi dell`Energia, che ampliano l`accelerazione tendenziale iniziata nel 2021 fino a segnare, nell`ultimo trimestre del 2022, una crescita del +86,2% per le famiglie con minore capacità di spesa e del +60,7% per quelle più agiate. L`impatto inflazionistico è risultato relativamente più ampio per le famiglie con più bassi livelli di spesa, che sono solite destinare all`acquisto di tali prodotti una quota maggiore del loro bilancio (14,6%) rispetto a quello delle famiglie della quinta classe (6,7%).
Anche nell`ambito dei servizi, l`inflazione, in media d`anno, è più ampia nel 2022 rispetto al 2021 sia per le famiglie del primo gruppo (+2,3%, era +0,7% nel 2021) sia per le famiglie del quinto (+3,7%, dal +0,9% dell`anno precedente). In corso d`anno, per le famiglie meno abbienti, i prezzi dei servizi crescono del +1,1% nel primo trimestre, in lieve rallentamento dal +1,2% del quarto trimestre 2021, e accelerano nei trimestri successivi: +2,1% nel secondo, +2,7% nel terzo e +3,1% nel quarto. Per le famiglie più agiate, la crescita dei prezzi dei servizi segna valori più sostenuti rispetto a quella delle famiglie meno abbienti: in accelerazione sin dal primo trimestre (+2,2% da +1,8% del quarto 2021) continuano a crescere nei trimestri successivi (+3,4% nel secondo e +4,5% nel terzo) fino a +4,6% nel quarto.
tn