Vola l’inflazione ad ottobre. L`indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 3,5% su base mensile e dell`11,9% su base annua da +8,9% di settembre.
In forte accelerazione, poi, i prezzi del carrello della spesa, ossia i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che passano da +10,9% a +12,7%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto, da +8,4% a +8,9%. E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.
“È necessario risalire a giugno 1983, quando registrarono una variazione tendenziale del +13%, per trovare una crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell`indice generale Nic pari a +11,9%”.
La forte accelerazione dell`inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +73,2%) sia regolamentati (da +47,7% a +62,1%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,5%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11% a +12,9%) e degli Altri beni (da +4,0% a +4,5%). Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%).
L`inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8% per l`indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.
Secondo le stime preliminari, l`indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 4% su base mensile e del 12,8% su base annua (da +9,4% nel mese precedente).
“Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare – è il commento dell’Istat – la straordinaria accelerazione dell`inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch`essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona”.
L`”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,0% a +5,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5% a +5,8%.
Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,9%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,7%); si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali).
L`aumento congiunturale dell`indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+28,4%), degli Energetici non regolamentati (+28,3%) e in misura minore a quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%), degli Alimentari lavorati (+1,7%) e dei Beni non durevoli (+0,7%); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi -0,8%).
tn