“Il 21 novembre Priolo, il 3 dicembre Versalis e due giorni dopo, il 5, il tavolo della Chimica. Questo il calendario degli incontri programmati dal MIMIT che finalmente, come richiesto dalla CISL, si occupa di una filiera strategica e abilitante per tutta la produzione industriale italiana ed europea coerentemente all’impegno assunto dallo stesso Ministro Urso di definire una vera politica industriale per il Paese all’interno della più vasta cornice europea”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Giorgio Graziani. “La filiera della chimica necessita da tempo di una riflessione a tutto campo e condividiamo che si parta da approfondimenti specifici, prioritariamente sulla nuova emergenza che interessa l’area di Priolo e a seguire sulla società chimica dell’Eni, alla luce della recente presentazione del piano industriale su cui serve fare chiarezza per eliminare dubbi e incertezze su sviluppo e continuità produttiva e occupazionale sull’intero territorio nazionale a partire dal mezzogiorno.
Quello stesso sud che è investito da una nuova e preoccupante emergenza che rischia di essere dirompente non solo per Versalis. Per effetto della pronuncia del Tribunale del riesame di Roma potrebbe riaffacciarsi il blocco del conferimento delle acque al depuratore di Priolo Gargallo da parte delle industrie locali, disposto dal Gip che fermerebbe l’intera attività industriale nell’area. Parliamo dell’area petrolchimica più grande del Paese e alla base dell’approvvigionamento dell’intera filiera industriale italiana ed europea. Condizione inammissibile che oltre agli effetti sull’attività industriale nazionale minerebbe la tenuta sociale, economica, produttiva e soprattutto occupazionale di una intera comunità territoriale e regionale. Il tavolo del 21 novembre è più che mai opportuno per individuare e condividere proposte e soluzioni nella condivisa e auspicata prospettiva della piena sostenibilità e della continuità produttiva”.