Si continuerà a discutere del piano industriale di Indesit e del processo di ricollocamento dei lavoratori a stabilimenti aperti.
E’ quanto deciso ieri nel corso dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra azienda e sindacati di categoria.
Riparte quindi la trattativa tra Indesit e Fim, Fiom e Uilm sugli esuberi individuati dall’azienda che ha intenzione di chiudere gli stabilimenti di Refrontolo e Brembate. Al termine dell’incontro le parti, ferma restando la diversa valutazione sulle modalità e sui tempi della riorganizzazione produttiva, hanno aderito alla proposta formulata dal governo (era presente all’incontro il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi) finalizzata a consentire l’avvio di un percorso condiviso che tuteli l’occupazione e la professionalità dei lavoratori, nonché la competitività delle produzioni italiane, come indicato nel piano industriale Italia – Indesit.
Il verbale sottoscritto prevede tre punti: continuerà la discussione sul piano industriale; si avvierà, in costanza di produzione negli stabilimenti di Brembate e Refrontolo, un processo di ricollocamento con trasferimento in altre sedi e incentivazione dei lavoratori a rischio. Infine il terzo punto prevede una verifica entro il mese di novembre dello stato di avanzamento dei processi avviati.
Il coordinamento sindacale del gruppo Indesit ha ribadito che il confronto dovrà portare a un accordo in grado di dare certezze occupazionali a tutti i lavoratori del gruppo. Ha invitato inoltre i lavoratori a sostenere la trattativa con un’iniziativa di mobilitazione di un’ora da gestire in ogni stabilimento secondo le indicazioni delle Rsu. (FRN)