Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha incontrato i sindacati di categoria per affrontare il tema dell’esclusione del personale dell’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro) e dell’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione.
La soluzione alla vertenza non è stata ancora trovata. Il ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, ha chiesto di pazientare ancora a Orlando per 7-10 giorni per concludere i conteggi e garantire la perequazione a tutte le 12 agenzie che sono rimaste escluse. “Noi abbiamo paventato che questo possa essere un tentativo di prendere tempo dal Mef, visto che i conti già ce li hanno – ha spiegato a Il diario del lavoro Matteo Ariano, coordinatore della Fp Cgil – non devono inventarsi nulla, né per l’ispettorato né per le altre agenzie, visto che quelle coinvolte sono piccole. Stiamo parlando di enti che hanno solo qualche decina di persone, la più grande è l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che comprende circa 200 dipendenti. Il pezzo grosso è l’INL con circa 4.000 lavoratori.”
I sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi, hanno deciso di continuare lo stato di agitazione fintanto che non ci saranno risposte precise da parte dei ministeri. “Non abbiamo ottenuto niente di concreto da parte del ministro Orlando, pur rendendoci conto che, come lui stesso ha detto, il cordino della borsa lo tiene il Mef. Quindi è il Mef che gli deve dare l’ok.” Una volta ottenuto, Orlando ha garantito ai sindacati la sua disponibilità a presentare subito un emendamento nel primo veicolo normativo utile. Il Ministero del lavoro convocherà i sindacati una volta ottenuto risposte dal Mef. “Il ministro Orlando – spiega Ariano – considera di buon senso la richiesta del Mef, dato che ha chiesto solo 7-10 giorni e non mesi, quindi ritiene di dare fiducia.” Nel caso la situazione non si risolva nei tempi previsti, Orlando ha spiegato ai sindacati che sarà disponibile ad alzare il livello di interlocuzione e i toni con il Mef.
Inoltre, le categorie hanno espresso stupore e sconcerto sul fatto che in questi giorni altre Amministrazioni, dopo aver ottenuto l’adeguamento dell’indennità di Amministrazione, ne abbiano ottenuto immediatamente una maggiorazione. “Abbiamo detto chiaro al ministro Orlando che il Mef conosce da tempo la situazione – precisa il coordinatore Fp Cgil -. Abbiamo evidenziato come in questi giorni lo stesso Mef sia destinatario di una indennità di amministratone che era stata già perequata nel corso dell’ultimo Dpcm. Quindi per le altre amministrazioni c’è stata non solo una armonizzazione ma anche una maggiorazione delle perequazioni, con un decreto-legge convertito in legge il 28 marzo, a dimostrazione che quando c’è la volontà politica i soldi si trovano e non ci sono problemi di affrontare certe questioni tecniche.”
In particolare, la maggiorazione prevista nella recente legge per le altre amministrazioni è stata creata non per attività specifiche ma per garantire lo svolgimento e il funzionamento delle attività di tutti i giorni. “Per carità, ci mancherebbe e siamo lieti che altri lavoratori abbiano ottenuto una maggiorazione – conclude Ariano – Il punto è che qui si rischia di creare una guerra tra lavoratori e di inasprire ancora di più lo stato d’animo dei dipendenti dell’INL e Anapl, che si vedono negato anche il trattamento minimo, mentre ad altri è stato dato sia il minimo che la maggiorazione.”
Emanuele Ghiani