Cusano Italia Tv e Cusano News 7, le emittenti televisive legate all’università telematica Unicusano di Stefano Bandecchi, chiudono definitivamente la programmazione e il loro palinsesto “sarà completamente interrotto dopo 5 anni dalla prima messa in onda”.
Lo ha annunciato l’Università Cusano. Sono oltre 250 i lavoratori messi in mobilità e che “resteranno inesorabilmente senza lavoro”, recita un comunicato. “La triste decisione – si legge – presa per uno spin off universitario, unico nel panorama nazionale ed europeo, la cui programmazione viene interrotta per le note vicende che hanno coinvolto l’Università Niccolò Cusano e che hanno fatto passare le emittenti televisive come attività commerciali non attinenti allo scopo istituzionale della terza missione universitaria”.
All’origine c’è ‘inchiesta giudiziaria per evasione fiscale che ha coinvolto il patron Stefano Bandecchi – si tratta di circa 20 milioni di euro non versati all’erario dal 2016 al 2021 -, per cui la Procura ha chiesto il rinvio giudizio del sindaco di Terni e di altri esponenti dell’ateneo. E sui licenziamenti Bandecchi non risparmia ironia: “Vanno a fare gli agricoltori”.
Parole che non hanno lasciato indifferente il sindacato. La Slc-Cgil stigmatizza le affermazioni dell’A.D. di Unicusano e annuncia di l’avvio di un approfondimento tramite gli uffici legali del sindacato sulla legittimità dei licenziamenti. “Emergerebbero, infatti, forti dubbi sul fatto che siano stati fatti solo licenziamenti individuali per cd “giustificato motivo oggettivo” e non una procedura collettiva, così come, sempre se le notizie in nostro possesso venissero confermate, sembrerebbero esserci state pressioni sui lavoratori per chiudere questi rapporti di lavoro con transazioni e accordi individuali”, afferma Dino Oggiano della Slc-Cgil nazionale. “Chiediamo il ritiro immediato dei licenziamenti e l’apertura di un tavolo per la salvaguardia dei posti di lavoro e per gli ammortizzatori sociali”.