È iniziata questa mattina, nella sede cagliaritana di Confindustria, la trattativa fra Cgil, Cisl e Uil, lo staff tecnico di Confindustria e i rappresentanti dell’Alcoa, guidati da Giuseppe Toia, Amministratore delegato di Alcoa Italia, e da John M.Fontecchio, direttore Sviluppo economico Alcoa Europe, dopo l’annuncio di ieri della multinazionale americana dell’alluminio di chiudere tre stabilimenti (fonderie) in Europa: due in Spagna e uno in Italia, a Portovesme in Sardegna entro la prima metà del 2012. (LF)
I sindacati, dopo l’assemblea dei lavoratori di ieri in fabbrica, chiedono all’Alcoa ed alle istituzioni il rispetto degli impegni presi al termine della vertenza del 2009 che prevedeva le agevolazioni sull’approvvigionamento energetico a fronte di investimenti per i tre anni successivi (quindi per tutto il 2012). “Lo stabilimento di Portovesme, a oggi, ha tutte le potenzialità per proseguire nella produzione – hanno spiegato i rappresentanti dei lavoratori – nella riunione di novembre scorso sono stati prospettati investimenti per l’Italia e poi ieri la doccia fredda”.
I sindacati, che auspicano di salvaguardare il posto di lavoro di tutti gli operatori (900 compreso l’indotto), dovranno anche lavorare per trovare una strada per un eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali, in caso di conferma della chiusura dello stabilimento.