Da settembre casse a secco per l’Ilva. Lo dicono i commissari straordinari della societa’ in audizione alla Commissione Industria del Senato, dove hanno portato documenti che stimano “l’esaurimento di cassa a settembre 2018”. Nella slide di previsione del fabbisogno di cassa si prospetta una cassa a -41 milioni, quindi -81 a novembre e di un ‘rosso’ di 132 a dicembre. Lo scaduto fornitori ammonta invece a circa 30 milioni, di cui solo il 10% è superiore a 60 giorni.
Nella loro relazione si spiega che la gestione commissariale “ad oggi ha speso 500 milioni di euro in investimenti ambientali urgenti per l’adeguamento alle prescrizioni”. Interventi grazie ai quali è stato raggiunto l’80% “delle prescrizioni del Dpcm 14 da ottemperare entro il 31 luglio 2015”. Enrico Laghi, uno dei commissari, ha quindi spiegato che “la futura adozione della copertura dei parchi rappresenta una best practice pressochè unica al mondo”. E ha dettagliato quindi che è stata “completata l’installazione di 304 pali di fondazione, il 96% del totale”. Gli investimenti ambientali previsti nel piano industriale Ilva del 2014 sono pari a circa 1,8 miliardi di euro.
Sul fronte occupazionale, i dipendenti dell’Ilva “sono 13.500 alla fine del primo semestre del 2018, erano oltre 14.000 a inizio amministrazione straordinaria nel 2015”. Dei 13.522 attuali dipendenti – si legge nelle slide presentate ai senatori – “attualmente 2.367 sono in cassa integrazione straordinaria, a fronte dei 3.008 del 2015”