“Si è svolto oggi l’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e le organizzazioni sindacali in merito alla vertenza Ilva.
Il Governo ci ha informato che ha chiesto delle modifiche ad ArcelorMittal sul piano occupazionale e sulle tempistiche di realizzazione sul piano ambientale e sull’utilizzo di nuove tecnologie; e l’azienda si è resa disponibile a formulare nuove proposte.
Come Cgil e Fiom abbiamo ribadito che queste modifiche, da noi condivise, sono la precondizione per riavviare il negoziato. Infatti, per quanto ci riguarda, sono imprescindibili l’assenza di licenziamenti e garanzie per i lavoratori diretti e dell’indotto, la certezza, la trasparenza e la riduzione dei tempi degli investimenti per le migliori tecnologie produttive e l’avvio di un reale processo di bonifica aziendale e del territorio di Taranto, e il rispetto dei contenuti dell’accordo di programma di Genova.
Inoltre, abbiamo ribadito, come elemento di garanzia e di controllo pubblico, l’ingresso nell’assetto societario di quote significative di Cassa Depositi e Prestiti.
Il mese di luglio è per noi il tempo nel quale verificare l’esistenza delle condizioni per la ripresa della trattativa, finalizzata a raggiungere un’intesa, la quale dovrà essere sottoposta al giudizio e al voto vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il Gruppo”. Lo dichiarano in una nota congiunta Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil e Francesca Re David, segretaria generale Fiom.