Non ci dovrebbe sorprendere che la scure di Fratelli d’Italia si sia abbattuta sul reddito di cittadinanza. Del resto la misura simbolo dei Cinque Stelle è sempre stata un nemico della propaganda meloniana, così come di quella di Salvini. Inoltre, andando a colpire il reddito di cittadinanza, la premier strizza l’occhio a tuto quel ceto di piccoli imprenditori, commerciati e ristoratori che hanno sempre visto nel sussidio il motivo principale per il quale non trovavano più forza lavoro.
Nella castrazione del reddito di cittadinanza voluta della destra, non solo si interviene sul tempo di erogazione dell’assegno, ridotto a sette mensilità, ma si obbliga i percettori a dover accettare anche offerte di lavoro non congrue. La congruità non riguarda direttamente l’aspetto economico – è ovvio che un’offerta di lavoro veicolata da un centro dell’impiego deve almeno essere in linea con i tabellari economici del contratto nazionale del settore – ma altri aspetti. Il ministero del Lavoro definisce congrua l’offerta quando c’è coerenza tra il lavoro offerto e le esperienze e le competenze maturate dalla persona, in base alla distanza con il luogo di lavoro e alla durata dell’occupazione stessa.
Ora cancellando l’aggettivo congruo si rischia di esporre i potenziali lavoratori a tutta una serie di criticità. Non si tratta di chi per motivi di salute o di cura non può dare avvio a un patto per il lavoro, costoro sono esonerati, ma a tutti quegli occupabili che per mancanza di studio, competenze e qualifiche possono essere i più vulnerabili alle tante storture del nostro mercato del lavoro.
Una mossa che, tuttavia, non ci deve sorprendere. Lo scorso maggio sul Diario avevamo parlato della visione del lavoro di Fratelli d’Italia, curata dall’odierno ministro della Difesa Guido Crosetto, presente negli “Appunti per un programma conservatore”. In queste pagine, oltre agli strali rivolti al reddito di cittadinanza” si legge testualmente “il giovane non potrà più scegliere se lavorare o meno, ma è vincolato ad accettare l’offerta di lavoro per sé, per la sua famiglia e per il Paese, pena la perdita di ogni beneficio con l’applicazione anche di un sistema sanzionatorio”. Insomma nulla di nuovo sotto il sole, anche se siamo un popolo distratto e con poca memoria.
La sensazione è che l’immagine che Fratelli d’Italia ha della nazione è quella di un paese pre moderno, arcaico. Rivelatrici di questa Weltanschauung sono le parole del ministro Lollobrigida, che sostiene che la congruità è naturale (che cosa vuol dire?), c’è lavoro in tutta Italia, quindi gli italiani fannulloni alzino il culo dal divano e si facciano andar bene qualsiasi lavoro, non importa a quali condizioni.
Tommaso Nutarelli