Su iniziativa della commissione FEMM, il Parlamento europeo ha organizzato la sua prima settimana europea sull’uguaglianza di genere durante l’ultima settimana di ottobre 2020 dal 26 al 29. Il 2020 è un anno speciale, che segna il 25° anniversario della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino. Questo importante traguardo offre un’eccellente opportunità per discutere i risultati e le sfide future per il progresso dei diritti delle ragazze e delle donne e dell’uguaglianza di genere. La Settimana europea sull’uguaglianza di genere, fornisce un contributo tanto necessario alla lunga battaglia per l’emancipazione delle donne e l’uguaglianza di genere, nonché maggiore visibilità e riconoscimento per l’integrazione della dimensione di genere in tutte le aree politiche. La maggior parte delle commissioni che prendono parte alla Settimana sull’uguaglianza di genere hanno organizzato eventi, mentre alcune altre esamineranno gli aspetti dell’integrazione della dimensione di genere nei loro settori di competenza entro la fine dell’anno. La commissione speciale per battere il cancro del Parlamento europeo (BECA), in associazione con la commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere (FEMM),ha organizzato un’audizione su “Battere il cancro al seno: sfide e opportunità” oggi martedì 27 ottobre 2020 dalle 13.45 alle 14.30, con partecipazione a distanza. L’audizione è stata organizzata nel contesto del mese di ottobre sulla consapevolezza del cancro al seno .Questo evento ha rappresentato un’opportunità per ascoltare i contributi degli esperti della dott.ssa Isabel T. Rubio, presidente, European Society of Breast Cancer Specialists – EUSOMA e di Jürgen Vanpraet, amministratore delegato, Think Pink Europe sullo stato di avanzamento della malattia in materia di ricerca, prevenzione, individuazione, conoscenza e competenza condivise, parità di accesso alle cure e supporto a pazienti e operatori sanitari. L’UE in prima linea per lo sviluppo di trattamenti all’avanguardia. La lotta contro il cancro al seno rappresenta una priorità nell’ambito delle politiche europee e degli investimenti in ricerca. Con l’obiettivo e l’impegno di mettere le pazienti al centro del processo di cura, l’UE ha promosso in tutta Europa la nascita di Breast Unit, ossia centri specializzati in tutti gli aspetti del cancro al seno, dalla diagnosi fino al trattamento e alla ricostruzione. Inoltre, l’Iniziativa della Commissione europea sul cancro al seno (European Commission Initiative on Breast Cancer – ECIBC), guidata dal Centro Comune di Ricerca, con sede a Ispra (Varese), ha sviluppato anche aggiornandole nuove linee guida e raccomandazioni per garantire qualità e uniformità delle cure in tutta Europa. Queste attività di cooperazione dimostrano il ruolo guida dell’UE nella lotta contro il cancro al seno e l’importanza di un’azione coordinata per la salute di tutti i cittadini europei. Il Centro Comune di Ricerca dell’Unione europea, in prima linea nella lotta contro il cancro al seno, coordina i lavori dell’Iniziativa della Commissione europea sul cancro al seno, progetto di ampio respiro che coinvolge 35 paesi (gli stati membri dell’UE più Islanda, Macedonia, Montenegro, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia). Orientata ai bisogni delle pazienti, l’iniziativa mira, attraverso la raccolta di dati e pareri scientifici, allo sviluppo di uno schema europeo per assicurare la qualità delle terapie per il cancro al seno lungo tutto il processo di screening e trattamento. L’obiettivo di questa iniziativa è migliorare la qualità delle cure e ridurre le disuguaglianze. Ogni donna deve ricevere le stesse cure di qualità in tutta l’Europa, e l’ECIBC sta sviluppando linee guida a livello europeo per specialisti medici, pazienti e legislatori che includeranno circa 90 “best practice” e raccomandazioni su questioni pratiche come pianificare ed eseguire programmi di screening, o quali tecniche di biopsia e analisi dei tessuti adoperare per ciascuna paziente. Questo dovrebbe migliorare universalmente la qualità del trattamento e fornire un nuovo punto di riferimento per i professionisti. L’ECIBC ha anche stabilito i requisiti di formazione per gli operatori sanitari coinvolti nel processo, come radiografi o radiologi. Le linee guida messe a disposizione di tutti i medici e le strutture dei paesi aderenti, che già oggi hanno accesso a un sito internet completo e sempre aggiornato con informazioni, studi e analisi. La nascita di centri specializzati in grado di fornire un’assistenza a 360 gradi nella cura del cancro al seno ha portato a un aumento della sopravvivenza del 18% a cinque anni, rispetto alle altre strutture di cura.I dati sono confermati da uno studio che ha analizzato l’effetto della creazione di strutture multidisciplinari, come le Breast Unit, sulle prospettive di sopravvivenza delle pazienti. Lo studio, pubblicato dal BMJ (British Medical Journal) nel 2012, è stato condotto sul periodo 1995-2000. Già nel 2006 l’UE ha avviato un programma a lungo termine per concentrare la cura del cancro al seno nelle Breast Unit in tutta Europa, stabilendo un sistema di certificazione di qualità per lo screening e le strutture specializzate. Questo impegno è culminato in diverse iniziative e progetti grazie ai quali oggi le pazienti possono accedere a centri senologici all’avanguardia e certificati.Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa nel genere femminile, colpisce una donna su nove nell’arco della vita, con circa 53.000 nuove diagnosi in Italia solo nel 2019. Ma grazie ai costanti progressi della ricerca, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata fino all’87%. Tuttavia c’è ancora molto da fare per raggiungere il pieno obiettivo: curare tutte le donne. Siamo anche noi donne a doverlo completare, ricorrendo alla prevenzione, informandoci e diffondendo l conoscenza di questa malattia alle altre donne, giovani e anziane.Oggi è possibile avere diagnosi sempre più precoci, accurate e accessibili sempre a più donne, trattamenti più mirati, efficaci e tollerabili. Molte pazienti tuttavia aspettano risposte specifiche per le forme più aggressive che non rispondono alle terapie oggi disponibili, come accade per il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e per il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 36.000 donne in Italia. AIRC negli ultimi cinque anni ha messo a disposizione molte risorse per un progetto quinquennale che ha avviato a inizio 2020 punta ad approfondire le conoscenze su alcuni marcatori molecolari. Questi vengono utilizzati per capire in anticipo quali pazienti con tumore del seno metastatico in fase attiva trarranno benefici dalla terapia ormonale in associazione a farmaci a bersaglio molecolare e quali mostreranno invece resistenza alle cure. Oggi per queste pazienti sono disponibili vari farmaci a bersaglio molecolare, e altri sono in fase avanzata di sviluppo, per cui sarà sempre più importante mettere a punto dei test per guidare la scelta del composto più adatto a ciascuna paziente. Cominciare la terapia con il farmaco giusto sarà sempre più importante. Già nel 1987 ,novellato e aggiornato in raccomandazioni poi nel 2018 la Ue ha promosso il Codice etico contro il cancro che consistenti in 12 regole raccolte, su iniziativa della Commissione europea, per informare i cittadini sulle azioni che ciascuno può intraprendere nella propria vita quotidiana per diminuire il rischio di sviluppare un tumore. Queste norme possono influenzare sia la vita di chi le mette in atto sia quella di chi gli sta vicino: si stima che il 30 per cento dei tumori in Europa potrebbe essere evitato se tutti seguissero i comportamenti suggeriti dal Codice.Di seguito:
1) Non fumare Il Tabacco è la principale causa di decessi e malattie prevenibili nel mondo, nonché la prima causa di tumore maligno. 2) Libera la tua casa e l’ambiente dove lavori dal fumo. Il fumo di tabacco è cancerogeno anche per chi lo inala in maniera passiva. Organizzazione Mondiale della Sanità. 3) Mantieni il peso nella norma. 4) Svolgi attività fisica ogni giorno e limita il tempo che trascorri seduto. 5) Segui una dieta sana. 6) Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per prevenire il cancro è meglio evitarli del tutto. 7) Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini, e utilizza le protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti. 8) Osserva le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti. 9) Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa e fai in modo di ridurne i livelli. 10) Per le donne: l’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino. 11) Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione, in particolare contro l’epatite B e, per le femmine, contro il papillomavirus umano. 12) Partecipa ai programmi organizzati di screening per il cancro dell’intestino, del seno e del collo dell’utero.
Alessandra Servidori