Il 18 gennaio 2024 è stato firmato definitivamente tra ARAN e sindacati il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il periodo 2019-2021 del settore Istruzione e ricerca. Con questo articolo vorrei, sinteticamente, analizzare le novità di questo importante accordo, destinato a regolare il rapporto di lavoro di 1.232.248 dipendenti, tra cui insegnanti, personale ATA, e lavoratori di università ed enti di ricerca. In particolare mi soffermerò sulla sezione destinata al personale scolastico.
Contesto e Significato del CCNL
La sottoscrizione definitiva del CCNL è un evento importante per il settore dell’istruzione e della ricerca in Italia. Il contratto, che copre il periodo dal 2019 al 2021, entra in vigore dal 19 gennaio 2024, segnando una tappa fondamentale nella valorizzazione del personale in settori chiave per lo sviluppo e la crescita del Paese.
Aumenti Retributivi
Per quanto riguarda gli aumenti stipendiali, questi sono stati già erogati con l’accordo economico del dicembre 2022. Il contratto sottoscritto il 19 gennaio ha stabilito gli aumenti retributivi destinati alla retribuzione accessoria, a beneficio sia dei docenti sia del personale ATA. Per i docenti, si segnala un incremento della Retribuzione Professionale Docente (RPD), che si traduce in una media di 13 euro in più al mese. I lavoratori ATA, invece, vedono un aumento del Compensativo Integrativo Annuale (CIA) di circa 6 euro mensili. Inoltre, per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è prevista un’indennità incrementata di 65 euro al mese.
Oltre a questi miglioramenti diretti, il personale beneficerà degli arretrati a partire da gennaio 2022, riflettendo il riconoscimento retroattivo dei nuovi aumenti. In totale, l’aumento medio complessivo ottenuto con il rinnovo contrattuale 2019-2022 ammonta a circa 119 euro al mese (124 per i docenti, 97 per il personale ATA, 190 per i DSGA) segnando un significativo passo avanti nelle condizioni economiche del personale scolastico.
Bonus Una Tantum
Nel contesto di un ulteriore supporto economico, il CCNL ha introdotto un bonus una tantum per l’anno 2023. Questa disposizione prevede un pagamento singolo, conferito a tutto il personale in servizio nell’anno scolastico 2022/2023, inclusi i supplenti annuali. Per i docenti, l’importo di questo bonus è fissato a 63,84 euro, mentre per il personale ATA si attesta a 44,11 euro. Sebbene questo bonus non sia un incremento permanente della retribuzione, fornisce comunque un beneficio economico immediato.
Compensi per Attività Aggiuntive e Indennità
A partire dal 1° gennaio 2024, il CCNL prevede un incremento del 10% per tutte le misure dei compensi orari destinati al personale docente e ATA per le prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo. Questo aumento si riflette positivamente sulle attività extra come progetti, attività extracurriculari e supporto scolastico, valorizzando ulteriormente il contributo del personale. Inoltre, sono state innalzate anche le misure delle indennità di bilinguismo e trilinguismo, di lavoro notturno e/o festivo, e altre specifiche indennità destinate al personale educativo e ATA, sottolineando l’importanza della diversità linguistica e del lavoro in condizioni particolari. Questi incrementi non solo migliorano le condizioni economiche, ma riconoscono anche l’importanza e la complessità delle attività svolte dal personale scolastico.
Lavoro a Distanza per il personale ATA
Il CCNL ha formalizzato il concetto di lavoro a distanza, introducendo due approcci distinti: il lavoro agile e il lavoro da remoto. Nel contesto del lavoro agile, il personale scolastico ha la possibilità di lavorare in maniera flessibile, senza vincoli rigidi di orario o di luogo, basandosi su obiettivi e cicli di lavoro concordati. Questa modalità promuove una maggiore autonomia e una gestione del lavoro più orientata ai risultati. D’altra parte, il lavoro da remoto implica un maggiore vincolo di tempo e richiede il rispetto degli orari di lavoro standard. Questa forma di lavoro può essere svolta dal domicilio del dipendente o da un altro luogo idoneo, previo accordo con l’amministrazione. Le specifiche attività idonee al lavoro da remoto vengono determinate dalle amministrazioni in confronto con i sindacati, assicurando così una corretta implementazione e adeguamento ai bisogni dell’istituto e del personale.
Nuovo Sistema di Classificazione del Personale ATA
Il nuovo CCNL introduce un sistema di classificazione rivisto per il personale ATA, organizzato in quattro aree: Collaboratori, Operatori, Assistenti, e Funzionari di Elevata Qualificazione (EQ). Ogni area è caratterizzata da profili professionali aggiornati e titoli di accesso specifici. In particolare, è stata data enfasi alla certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale come requisito utile, soprattutto per le aree degli Operatori e degli Assistenti. Questo aggiornamento mira a rispondere efficacemente alle esigenze contemporanee del settore educativo, assicurando che il personale ATA sia adeguatamente qualificato e preparato per affrontare le sfide del contesto scolastico attuale.
Area dei Funzionari e delle Elevate Qualificazioni
Con l’introduzione della nuova area dei Funzionari e delle EQ, si assiste a un’importante valorizzazione del ruolo dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e a una soluzione al problema degli Assistenti amministrativi facenti funzione. Questa area prevede posizioni di lavoro organizzative di Elevata Qualificazione (EQ) con incarichi di durata triennale. Per il personale già inquadrato come DSGA, l’incarico è garantito fino alla cessazione del rapporto di lavoro, con continuità nella stessa sede e diritto di mobilità. Inoltre, è stato incrementato l’importo dell’indennità di direzione fissa, con la possibilità di ulteriori aumenti tramite la contrattazione integrativa nazionale. I Funzionari e le EQ hanno inoltre accesso a compensi per attività e prestazioni aggiuntive legate a progetti finanziati sia a livello nazionale che europeo, offrendo ulteriori opportunità di crescita professionale e di contributo al sistema educativo.
Posizioni Economiche ATA e Mobilità
Il nuovo CCNL ha portato importanti novità anche per le posizioni economiche del personale ATA. Specificatamente, gli importi annuali della prima e della seconda posizione economica sono stati incrementati rispettivamente di 100 e 200 euro. Questo rialzo, in vigore dal maggio 2023, rappresenta un significativo passo avanti nella valorizzazione delle carriere del personale ATA, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nell’ambito scolastico.
Parallelamente, il contratto introduce nuove norme sulla mobilità del personale. La contrattazione integrativa nazionale ora può prevedere deroghe al blocco triennale per i trasferimenti interprovinciali e forme di agevolazioni per i neo assunti, sia docenti che DSGA. Queste misure sono pensate per tutelare categorie specifiche come persone con disabilità, genitori di figli fino a 12 anni e caregiver familiari, garantendo maggior flessibilità e supporto alle esigenze personali del personale scolastico. Tali disposizioni mirano a promuovere un ambiente di lavoro più equo e inclusivo, tenendo conto delle diverse situazioni personali dei lavoratori.
Diritti del Personale Precario e Congedi
Il CCNL 2019-2022 si fa portavoce anche delle esigenze del personale precario, introducendo diritti significativi per questa categoria. In particolare, il personale docente, educativo ed ATA assunto con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico ha ora diritto a tre giorni di permesso retribuito all’anno, utilizzabili per motivi personali o familiari. Questa concessione, che include la possibilità di autocertificazione, rappresenta un riconoscimento importante delle necessità personali dei lavoratori precari.
Sul fronte dei congedi, il nuovo contratto ha introdotto importanti miglioramenti. Ad esempio, il congedo obbligatorio di paternità è stato esteso a 10 giorni retribuiti al 100%, una misura precedentemente non prevista per i dipendenti pubblici. Inoltre, l’intero periodo di congedo parentale, e non solo i primi 30 giorni, non riduce le ferie ed è valutato ai fini dell’anzianità di servizio. Questo estende in maniera significativa i diritti dei genitori lavoratori. In aggiunta, per le donne vittime di violenza è previsto un congedo esteso a 120 giorni, con trattamento economico equiparato a quello del congedo di maternità. Queste misure enfatizzano l’attenzione del CCNL verso il benessere e le esigenze dei lavoratori, promuovendo un ambiente di lavoro più inclusivo e supportivo.
Formazione
In termini di formazione, il CCNL riconosce il valore della formazione continua per i docenti, considerandoli “in servizio” durante le attività formative e prevedendo compensi per le ore di formazione extra. Questo non solo valorizza il tempo dedicato alla formazione professionale ma sottolinea anche l’importanza dell’aggiornamento continuo nel settore dell’istruzione.
Conclusione
In conclusione, il nuovo CCNL per l’istruzione e la ricerca rappresenta un importante passo avanti per i lavoratori del settore scolastico in Italia. Con aumenti significativi nelle retribuzioni, l’introduzione di un bonus una tantum, miglioramenti nei congedi parentali e per le donne vittime di violenza, nonché l’attenzione a condizioni lavorative più flessibili e inclusive, questo contratto segna un avanzamento sostanziale nelle condizioni di lavoro del personale scolastico. Le modifiche apportate riflettono un impegno concreto verso il riconoscimento del valore e della dignità del lavoro nel settore dell’istruzione, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più equo, supportivo e rispettoso delle diverse esigenze dei lavoratori.
Antonio Naddeo, presidente Aran