Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi si è dimessa, dopo le indagini che hanno colpito il compagno Gianluca Gemelli per “influenze illecite” nell’ambito di un’inchiesta sul traffico illegale di rifiuti.
Tutto parte da un’inchiesta della procura di Potenza sulla gestione dei rifiuti nel centro Eni, inchiesta che ha un filone parallelo sull’impianto di Tempa Rossa nella Val d’Agri. In questo filone è indagato Gemelli, accusato di traffico di influenze illecite proprio per i suoi rapporti con il ministro. Il pm aveva anche chiesto l’arresto di Gemelli, che però non è stato concesso.
Alla base del suo passo indietro, secondo quanto scrive lei stessa questioni di opportunità politica: “Caro Matteo – dice in una nota, rivolgendosi al premier Renzi- sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese”.
Resta da chiarire la posizione del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, nominata da Guidi nell’intercettazione che ha sollevato il caso e già sollecitata dalle opposizioni a dimettersi.
Immediata la reazione dell’opposizione: il gruppo Cinque Stelle presenterà una mozione di sfiducia a tutto il governo. A rispondere all’appello dei Cinque Stelle, la Lega Nord: “Voteremo sicuramente la sfiducia”, ha assicurato il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga. Anche Forza Italia valuterà l’ipotesi di presentare una mozione di sfiducia al governo. Con una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, invece, il capogruppo di Sinistra Italiana Arturo Scotto ha chiesto che Renzi faccia chiarezza in Parlamento: “Ci dica qual è la strategia energetica italiana e spieghi al Paese se il suo è un governo autonomio dalle lobby”. Ma anche dallo stesso Pd si è levata la voce polemica di Enrico Rossi, governatore della Toscana e candidato alla segreteria nazionale del partito.