La Legge di stabilità presentata dal Governo all’uscita dal Cdm del 15 ottobre 2013 conta effetti finanziari sul Bilancio pubblico (tra entrate e spese) pari a circa 26,6 miliardi di euro nel triennio 2014-2016 (24,6 di coperture e 27,3 miliardi di interventi se si conta anche il 2017 e l’ulteriore margine di bilancio potenziale), di cui 11,6 miliardi solo nel 2014, calcolati su due versanti:
3 miliardi di euro di margine di flessibilità del Bilancio pubblico, ottenuti dal mantenimento degli impegni di finanza pubblica previsti dall’Europa (tetto del 3% di deficit), in ragione dell’uscita dalla “procedura per deficit eccessivo”.
8,6 miliardi di euro derivanti principalmente da:
3,5 miliardi di taglio della Spesa pubblica; 1,9 miliardi di interventi fiscali ; 2,2 miliardi di revisione del trattamento delle perdite di banche, assicurazioni e istituti finanziari; 1,4 miliardi nel 2014 di dismissioni di immobili pubblici (1,5 miliardi nel triennio); 0,3 miliardi dalla rivalutazione di attività, cespiti e partecipazioni delle imprese con imposta al 16% sui beni ammortizzabili (12% gli altri).
La riduzione delle tasse prevista nel 2014 su lavoro e imprese ammonterebbe a 2,5 miliardi di euro (10,6 miliardi nel triennio):
1,5 miliardi per i lavoratori, in termini di aumento delle detrazioni per i soli lavoratori dipendenti (e assimilati); 1,0 miliardo per le imprese, in termini di riduzione del cuneo fiscale dovuto alla riduzione dei contributi INAIL
Sono previsti poi 16,7 miliardi di euro nel triennio per altri sgravi fiscali, politiche sociali, industriali e investimenti, impegni internazionali. […]
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