La presentazione da parte del Governo del disegno di legge sull’Intelligenza artificiale rappresenta un importante progresso nella regolamentazione di questa tecnologia innovativa in Italia. Questa legge stabilisce principi fondamentali per la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo, l’adozione e l’impiego di sistemi e modelli di intelligenza artificiale, promuovendo un loro utilizzo etico, trasparente e responsabile. Orientata verso un approccio che pone l’essere umano al centro, la legge mira a massimizzare i benefici dell’intelligenza artificiale, garantendo al contempo un attento monitoraggio dei potenziali rischi economici, sociali e sugli impatti ai diritti fondamentali. Si tratta, quindi, di un primo passo verso la creazione di un quadro normativo completo e aggiornato che tenga in considerazione le sfide e le opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale. Di seguito una breve sintesi del provvedimento.
Definizioni
L’art. 2 individua le definizioni del provvedimento:
- Sistema di intelligenza artificiale: Definito come un sistema automatizzato progettato per operare con vari livelli di autonomia, capace di adattabilità post-diffusione e di generare output influenti sugli ambienti fisici o virtuali a partire dagli input ricevuti.
- Dato: Qualsiasi rappresentazione digitale di fatti, atti o informazioni, raccolta in qualsiasi forma, inclusa la registrazione sonora, visiva o audiovisiva.
- Modelli di intelligenza artificiale: Modelli che utilizzano collezioni di dati per identificare strutture ricorrenti e sono capaci di eseguire un’ampia gamma di compiti distinti, integrabili in vari sistemi o applicazioni.
Principi Generali
I principi delineati nel disegno di legge sono il cuore della nuova normativa. Il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà individuali è preminente, con una forte enfasi sulla trasparenza e la proporzionalità delle operazioni di IA. La sostenibilità, la non discriminazione e la garanzia dell’autonomia umana contro il potenziale autoritarismo delle macchine sono pilastri che intendono guidare l’uso dell’IA nel rispetto della dignità e dell’integrità umana. In sintesi i principi enunciati dal DDL sono:
- Rispetto dei diritti fondamentali: Tutte le attività relative all’intelligenza artificiale devono rispettare i diritti e le libertà fondamentali stabiliti dalla Costituzione e dal diritto dell’Unione Europea.
- Trasparenza e proporzionalità: Le attività devono essere trasparenti, proporzionate agli obiettivi perseguiti e conformi ai requisiti di sicurezza e protezione dei dati personali.
- Non discriminazione e parità dei sessi: Gli sviluppi e l’utilizzo di sistemi AI devono garantire la non discriminazione e la parità tra i sessi.
- Sostenibilità: L’impiego di intelligenza artificiale deve essere sostenibile, evitando di impattare negativamente sull’ambiente o sulla società.
- Autonomia e potere decisionale umano: I sistemi di intelligenza artificiale devono supportare, non sostituire, l’autonomia umana e il potere decisionale, con un’enfasi sulla prevenibilità del danno e sulla conoscibilità delle azioni del sistema.
- Rispetto della vita democratica: L’utilizzo di sistemi AI non deve compromettere la conduzione democratica della vita istituzionale e politica.
- Accessibilità: La legge garantisce che le persone con disabilità abbiano pieno accesso ai sistemi di intelligenza artificiale senza discriminazioni.
Settori Specifici e Sanzioni
L’IA trova regolamentazioni specifiche in settori come la sanità, il lavoro e la pubblica amministrazione, con norme dedicate a garantire che il suo impiego migliorino l’efficacia e l’efficienza senza pregiudicare i diritti.
Settore Sanitario
- Miglioramento del Sistema Sanitario: Utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la prevenzione e cura delle malattie, miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità, e supporto nei processi diagnostici e terapeutici.
- Non Discriminazione: Assicura che l’introduzione di tali sistemi nel sistema sanitario non selezioni o condizioni l’accesso alle prestazioni sanitarie su base discriminatoria.
- Informazione e Consenso: Diritto dell’interessato di essere informato sull’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale e sui vantaggi derivanti, con la decisione finale sempre affidata alla professione medica.
Settore Lavorativo
- Miglioramento delle Condizioni di Lavoro: Impiego dell’intelligenza artificiale per tutelare l’integrità psico-fisica dei lavoratori, migliorare la qualità e la produttività delle prestazioni lavorative.
- Sicurezza e Trasparenza: Utilizzo dell’intelligenza artificiale deve essere sicuro, affidabile e trasparente, senza compromettere la dignità umana o violare la riservatezza dei dati personali.
- Informazione ai Lavoratori: Datori di lavoro devono informare i lavoratori sull’uso dell’intelligenza artificiale, rispettando i diritti dei lavoratori e evitando discriminazioni.
Sicurezza e Difesa Nazionale
- Esclusione dall’Ambito Applicativo: Attività di sicurezza nazionale e difesa sono escluse dall’ambito applicativo della legge, ma devono comunque rispettare i diritti fondamentali e le libertà.
- Cybersicurezza e Resilienza: Intelligenza artificiale usata per rafforzare la cybersicurezza nazionale, con promozione di iniziative anche in partenariato pubblico-privato.
Pubblica Amministrazione
- Incremento dell’Efficienza: Utilizzo di intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza delle attività amministrative, migliorare la qualità e la quantità dei servizi erogati.
- Autonomia e Decisionalità: L’intelligenza artificiale funge da supporto ma non sostituisce il potere decisionale dell’individuo responsabile.
Giudiziaria
- Supporto Organizzativo: Utilizzo esclusivo per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario, senza influenzare le decisioni legali, che restano prerogativa del magistrato.
Educazione e Formazione
- Integrazione nei Programmi Educativi: Inclusione di competenze relative all’intelligenza artificiale nei curricoli scolastici e nei percorsi di formazione superiore.
- Supporto alla Ricerca: Promozione dell’uso dell’intelligenza artificiale nelle università e istituti di ricerca per stimolare l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
Queste specifiche delineano l’approccio multidisciplinare del disegno di legge nell’integrare l’intelligenza artificiale in diversi ambiti della società e dell’economia, assicurando al contempo che il suo impiego sia etico, sicuro e conforme ai diritti umani e alle normative vigenti.
Sanzioni
Il disegno di legge prevede anche un sistema di sanzioni per garantire il rispetto delle normative sull’uso dei sistemi di intelligenza artificiale. Ecco alcuni esempi di sanzioni previste:
- Violazioni in Materia di Privacy e Dati Personali: In caso di violazioni degli obblighi di trattamento dei dati personali, il documento prevede sanzioni che possono includere multe, restrizioni sull’uso dei dati e altre misure punitive di natura amministrativa.
- Violazioni di Sicurezza e Cybersicurezza: Le violazioni delle norme di sicurezza e cybersicurezza possono comportare sanzioni significative, incluso il divieto temporaneo o permanente di utilizzo di specifici sistemi di intelligenza artificiale.
- Sanatoria per Contenuti Generati o Manipolati: Specifiche sanzioni sono previste per la diffusione di contenuti ingannevoli generati o manipolati tramite sistemi di intelligenza artificiale, che possono includere sanzioni penali in base alla gravità del danno causato.
- Violazioni delle Norme sulla Riservatezza e sulla Protezione dei Dati: Sono previste sanzioni per le violazioni delle disposizioni relative alla riservatezza dei dati e alla protezione della privacy degli utenti.
Ruolo di AgiD
Nel disegno di legge, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) è designata come una delle Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale (l’altra è l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ACN). Questo ruolo conferisce a AgID diverse responsabilità e funzioni cruciali nell’ambito della regolamentazione e promozione dell’IA in Italia. Ecco un riassunto dei principali compiti assegnati ad AgID secondo il disegno di legge:
- Promozione dell’Innovazione e Sviluppo dell’IA: AgID è incaricata di promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel rispetto delle normative vigenti. Questo include la promozione di ambienti e progetti che facilitano l’adozione e l’integrazione dell’IA in vari settori economici e sociali.
- Procedura e Monitoraggio: AgID deve definire le procedure e esercitare le funzioni di notifica, valutazione, accreditamento e monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi di intelligenza artificiale. Questo assicura che l’implementazione e l’uso dell’IA rispettino gli standard di sicurezza, privacy e etica stabiliti a livello nazionale e europeo.
- Gestione e Sperimentazione: Insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), AgID gestisce spazi di sperimentazione per lo sviluppo di sistemi di IA che siano conformi alla normativa. Questi spazi sono cruciali per testare nuove tecnologie e per valutare la loro applicabilità e impatto prima dell’implementazione su larga scala.
- Collaborazione e Coordinamento: AgID è responsabile del coordinamento e della collaborazione con altre pubbliche amministrazioni, autorità indipendenti e parti interessate per garantire un approccio olistico e integrato all’IA. Un comitato di coordinamento è istituito per facilitare questo scambio e garantire che le politiche di IA siano implementate efficacemente attraverso vari settori e regioni.
Sfide e Opportunità
In conclusione, il nuovo disegno di legge sull’Intelligenza artificiale rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione di questa tecnologia emergente. L’obiettivo principale del disegno di legge è quello di promuovere lo sviluppo sicuro, etico e responsabile dell’Intelligenza artificiale nel nostro Paese. Grazie a questa normativa, saranno stabiliti principi chiari e linee guida per l’utilizzo dell’IA in diversi settori, garantendo la trasparenza e la responsabilità delle organizzazioni coinvolte. Tuttavia, è importante considerare anche le criticità e le sfide che potrebbero emergere nell’implementazione di questa legge, come ad esempio la necessità di formare esperti in grado di valutare i potenziali rischi e di garantire un controllo adeguato sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale. Questo vale soprattutto per le pubbliche amministrazioni, che devono acquisire nuove competenze per gestire l’IA. Per quanto riguarda le prospettive future, è auspicabile un dialogo continuo tra il Governo, l’industria e la società civile per affrontare le nuove sfide e sfruttare appieno le opportunità offerte dall’IA, stimolando l’innovazione e la crescita economica, sempre nel rispetto dei diritti e dei valori dei cittadini italiani.
Antonio Naddeo, presidente Aran