Il vaccino uccide. Parola del patologo tedesco Arne Burkhardt. Il 10 novembre, a Bolzano, la cui provincia è ora sotto controllo per la ripresa dei contagi, ospite principale dell’inquietante convegno “Vax, quo vadis?”, ha presentato i risultati di una serie di autopsie raccolte dall’istituto universitario di Heidelberg. Risulterebbe un’alta percentuale di decessi causati dalla venefica iniezione. Il tutto senza contraddittorio, tra gli applausi dei presenti. Nessuno a ricordargli che proprio la Germania, se non si accelera la campagna di immunizzazione, rischia un altro lockdown. Il lungo video è postato su un sito italiano che si richiama alle teorie complottiste di QAnon.
Qui si può anche ascoltare il corpulento eurodeputato rumeno Cristian Terhes mentre mette sotto accusa i contratti dell’Unione con le case farmaceutiche, inveisce contro “il manipolo di bugiardi” che orienta i governi e incita tutti “a difesa della libertà”. Ma lo sa quel che sta accadendo nel suo Paese? Poi c’è un certo Michael Yeadon, presentato come ex capo scienziato della Pfizer, il quale lancia “un ultimo avvertimento all’umanità” sostenendo che se si arriva ad un passaporto vaccinale “sarà troppo tardi per tornare indietro”. La solita storia della dittatura sanitaria a livello mondiale.
La quarta ondata del Covid fa paura ma spaventa anche la schiuma delle tesi negazioniste. Che, guarda caso, stanno riprendendo quota con il ritorno in campo di Donald Trump. Il suo ideologo Steve Bannon, incriminato per l’inchiesta sull’assalto a Capitol Hill e consegnatosi in questi giorni all’Fbi, avverte che non è finita e che il regime di Joe Biden verrà abbattuto. Miele per le orecchie di chi identifica la cupola del partito democratico, a partire da Hillary Clinton, con la cabina di regia del Great Reset.
I toni sono sempre da crociata contro il Male. Perché l’antiscientismo marcia al fianco di un mefitico linguaggio religioso che ricorda l’Inquisizione, i pogrom contro gli ebrei, la caccia alle streghe. Non c’è solo l’ineffabile arcivescovo Carlo Maria Viganò che in un videomessaggio ha benedetto la manifestazione di piazza del Popolo poi sfociata nell’assalto alla Cgil. Nella subcultura dei “no green pass” e dei “no vax” alligna una psicosi satanista che vede il diavolo all’opera per soggiogare l’umanità. I figli delle Tenebre contro i figli della Luce.
“Questa è una battaglia spirituale nelle quale è in gioco la nostra anima che va difesa con le unghie e con i denti”, asserisce su YouTube Francesco Lamendola, insegnante e saggista. Lamenta che “i credenti non hanno più timore di Dio” per colpa di” un personaggio ignobile come il signor Bergoglio messo lì dal clan Clinton-Obama per fare lo sporco lavoro che sta facendo” ma esprime fiducia “perché la gente si sta svegliando” e prega il Signore affinchè dia forza a questa battaglia contro la menzogna e l’inganno.
La lettera aperta firmata da un sacerdote, don Floriano Pellegrini, rappresenta una summa di tutte queste fole: non è accertato che si tratti davvero di una pandemia, il Papa è arrivato “al punto di avviare forme di collaborazione stabile con gli esponenti di spicco delle banche ebraiche e della lobby mondialista”, per produrre i vaccini sono stati utilizzati feti di aborti programmati, ci sono cure più efficaci, le giuste proteste a Trieste sono state represse “con ferocia animalesca”, siamo ad un punto di “grave depravazione e cecità morale”, la conferenza episcopale italiana “si è mostrata vile e latitante”.
In uno dei tanti proclami che girano in rete si fa appello, “per schiacciare il capo all’antico Serpente” e sconfiggere “la congiura planetaria”, ad una chiara scelta di campo: “O con Cristo o contro Cristo”.
I no vax hanno il loro Dio. Gott mit uns.
Marco Cianca