Stop delle vendite self service dal 14 al 17 giugno negli orari di apertura e serrata di tutti gli impianti di distribuzione di carburanti il 18 giugno. Sono tra le iniziative proclamate dai sindacati di categoria dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa per protestare contro le politiche delle compagnie che impongono “prezzi con tutta evidenza fuori mercato” ai piccoli gestori spingendoli “forzatamente al fallimento ed alla perdita della loro attività”.
“Nell’indifferenza e nella sostanziale inerzia della politica e delle Istituzioni, che si limitano ad occuparsi di benzina solo per aumentarne sistematicamente le accise, il mercato della distribuzione carburanti continua ad essere bloccato dall’assenza di trasparenza che consente anche la sempre più frequente e conclamata violazione delle leggi che pure, con tutti i limiti, ci sono e sono vigenti, si legge nel comunicato dei sindacati dei gestori”.
Per i sindacato è in questo contesto che le compagnie petrolifere, “forti del vincolo di fornitura in esclusiva”, continuano “ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente ai gestori prezzi con tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti di quelli praticati da un ristretto numero di impianti, cosiddetti no logo o posti in prossimità dei supermercati, che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie petrolifere”.
“Un comportamento, concludono, in aperta violazione delle norme che danneggia la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani, prima ancora che le migliaia di piccole imprese di gestione, spinte forzatamente al fallimento ed alla perdita della loro attività che occupano complessivamente oltre 120.000 lavoratori”.