La società Ideal Standard ha comunicato l’intenzione di cessare l’attività produttiva presso lo Stabilimento di Roccasecca in Provincia di Frosinone, con l’avvio della procedura di mobilità per tutti gli oltre 300 dipendenti occupati. Se attuata, la chiusura di Roccasecca seguirebbe quelle degli stabilimenti di Gozzano (NO), di Brescia e da ultimo di Orcenico (PN) il 31 dicembre 2014.
Secondo i sindacati di categoria Filctem-Femca-Uiltec, si tratta di una decisione “di inaudita gravità”, per come è maturata e per le conseguenze economiche e sociali che se attuata potrà determinare in quel territorio. “Una decisione che va stigmatizzata duramente – aggiungono – anche per il modo in cui viene annunciata: in spregio alle nostre Istituzioni, alle organizzazioni sindacali. e soprattutto a tutte quelle lavoratrici e a quei lavoratori che in questi anni hanno sopportato gli effetti della crisi in termini economici e occupazionali rendendosi sempre disponibili ad assecondare con responsabilità e abnegazione tutte le iniziative finalizzate a migliorare efficienza e produttività della Compagnia italiana”.
Pertanto, Filctem-Femca-Uiltec insieme alle rispettive Strutture territoriali e alle RSU dei Siti italiani del Gruppo Ideal Standard, respingono l’annunciata intenzione di chiudere lo stabilimento di Roccasecca, rifiutano di considerare la questione un fatto locale e marginale, denunciano il rischio che questo ennesimo colpo preluda al definitivo disimpegno produttivo della Società in Italia e chiedono che la società venga invitata a ritirare la procedura e chiamata a presentare il Piano Industriale del Gruppo, pretendendo il puntuale rispetto di tutti gli impegni sottoscritti in questi anni proprio presso il Mise.
A questo scopo o sindacati chiedono la convocazione di un primo incontro “nel tempo più breve possibile”.
E.M.