Oggi si sono visti i rappresentanti dei lavoratori di Unicredit per concordare una linea comune di approccio alle trattative con l’azienda, slittate a domani. In discussione ci sono 4.100 nuovi esuberi previsti dal progetto per una Banca unica, cui si aggiungono oltre 600 addetti con i requisiti per la pensione che non sono riusciti a entrare il primo luglio scorso nel fondo di solidarietà volontario di settore. I sindacati hanno chiesto alla banca una mappa con la distribuzione geografica delle eccedenze di personale dopo aver ricevuto, in un incontro preliminare giovedì scorso, conferma dei numeri della riorganizzazione per il triennio 2010-2013: 4.700 dipendenti in uscita, la chiusura di 230 sportelli, l’aumento dei ricavi del 5,6% e la riduzione dei costi del personale dell’8,6%. (LF)
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