Riaprire un negoziato, convocando Fim, Uilm, Ugl, Fismic e associazioni capi e quadri in tempi brevi sul rinnovo del contratto “che riconosca un aumento salariale per il 2014”. È la richiesta contenuta nel documento, approvato quasi all’unanimità oggi, a Torino, dai delegati sindacali degli stabilimenti del nord Italia Fiat e Cnh Industrial.
“Siamo disponibili per il 2014 a trovare con l’azienda altre soluzioni, sottolinea il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali, purché ci sia la continuità economica che noi abbiamo chiesto. Poi dopo la presentazione del piano Fiat ai primi di maggio in un contesto più generale, prosegue, dovremo aprire subito una riflessione sul 2015”.
L’importante per i sindacati del sì al contratto è che ci sia una risposta economica per il 2014, che può tradursi in un una tantum o in un premio. “Se non lo fa, dichiara il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Ulliano, l’azienda schiaccia le organizzazioni sindacali obbligandole ad aprire uno scontro”.
I sindacati hanno poi detto ai delegati che il 2 maggio ci sarà un incontro con Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler, a cui chiederanno conto del piano nuovo industriale. “Chiederemo, ha precisato Ulliano, che ci sia un irrobustimento del piano per quanto riguarda l’Italia perché, visto che la partita con Veba si è chiusa, ci sono tutti i presupposti”.