Grande partecipazione dei lavoratori di Indesit alla votazione dell’accordo del 3 dicembre, firmato dai sindacati di categoria Fim e Uilm, dal ministero dello sviluppo economico e dalle regioni Campania e Marche. Hanno votato 3.074 lavoratori su 3.623 aventi diritto teorici (tutti i dipendenti dei siti interessati alla riorganizzazione compresi gli assenti), con un’affluenza quindi dell’84,8%; si sono avute 42 schede bianche o nulle, 2.404 Sì (79,3%), 628 No (20,7%). Il si’ non solo ottiene il 79,3% complessivo dei voti validi, ma vince in tutti gli stabilimenti, ad Albacina con il 79,6%, a Melano con l’77,7%, a Caserta con il 65,3%, ad Ascoli con il 91,1%, negli uffici di Fabriano con l’86,1% e negli uffici di Milano con l’86,9%. “Un risultato, dichiara il coordinatore nazionale Uilm del settore Gianluca Ficco , di cui siamo lieti”.
La Fiom si impegna a rispettare l’esito del voto, pur mantenendo il proprio pare negativo sull’accordo. “Abbiamo detto ai lavoratori che l’esito del referendum sarebbe stato per noi vincolante, dichiara il segretario nazionale della Fiom Cgil, Michela Spera, e che, in caso di una prevalenza del voto a favore dell’intesa, la Fiom avrebbe rispettato l’esito del voto e di conseguenza firmato l’accordo”. Nella discussione per il ricorso agli ammortizzatori sociali previsto dalla stessa intesa, sottolinea la Fiom “oggi non si è svolta alcuna discussione di merito”.
Per la Fim Cisl “il risultato di oggi non fa altro che confermare, smentendo chi, senza logica, l’accordo non lo ha mai ricercato, l’ottimo risultato raggiunto con l’intesa”. Inoltre per la Fim Cisl, l’esito del voto dimostra “come i lavoratori sanno ben riconoscere il lavoro negoziale, che grazie alle mobilitazioni, sottolinea la Fim, hanno portato a profonde revisioni del Piano aziendale iniziale, determinando la cessazione di ogni atto unilaterale da parte di Indesit, compreso quello attuato con l’apertura della procedura di mobilità”.
Il segretario nazionale della Fim Cisl, Anna Trovò, afferma che il sindacato sarà impegnato con l’azienda e con le istituzioni “sia a livello di fabbrica, sia a livello nazionale”, per sollecitare l’attuazione e la verifica di tutti gli impegni che sono stati presi attraverso questo accordo “affinché se ne garantisca nel tempo l’efficacia e risultati.”