Il governo si dichiara disponibile ad aprire un tavolo nazionale sulla crisi industriale della Fini Spa, con particolare riferimento allo stabilimento di Zola Predosa (Bologna): lo ha affermato nell’Aula della Camera il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia rispondendo ad una interpellanza di Gianluca Benamati (Pd), sottolineando che la Regione Emilia Romagna ha chiuso le porte fino ad ora ad una collaborazione con Roma.
“È una vertenza – spiega Saglia – che si è svolta completamente all’interno della regione Emilia Romagna”. Secondo Saglia “l’accordo che presso l’assessorato Attività produttive della regione è stato siglato il 19 ottobre è un accordo sicuramente utile e necessario, ma non è stato sottoscritto con un nostro contributo”. Oggi, prosegue – “veniamo sollecitati ad occuparci di questa vertenza e non ci sottraiamo certo al confronto, anzi dichiariamo fin da subito la disponibilità ad aprire un tavolo nazionale sul tentativo di una risoluzione di questa vertenza, rimarcando però il fatto che non vi è stata, sino ad oggi, la possibilità di collaborare su questa particolare situazione che si è venuta a creare”. “La Fini Compressori ha 60 anni di esperienza ed era leader in Europa, si tratta quindi di capire quali sono le ragioni vere per le quali oggi siamo in questa condizione, ovvero nella condizione di mobilità per 108 persone”. (LF)