Il governo ha presentato quattro emendamenti “soppressivi” al decreto pubblica amministrazione, tra cui uno che cancella la cosiddetta ‘quota 96’, ossia l’articolo aggiuntivo inserito alla Camera che avrebbe sbloccato 4mila pensionamenti nella scuola e un altro che cancella l’anticipo della pensione da70 a68 anni per professori universitari e medici.
Lo ha annunciato il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato che sta esaminando i circa 650 emendamenti presentati al testo.
Il ministro Madia ha spiegato che non sono state trovate le coperture.
“E’ un passo indietro inspiegabile da parte del governo e un’ulteriore ingiustizia nei confronti del mondo della scuola”, commenta Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. “Stiamo discutendo di una copertura finanziaria irrisoria – ha continuato Pantaleo – che avrebbe permesso alle persone di andare in pensione e di liberare 4.000 posti di lavoro. Risponderemo anche a questo atto di ingiustizia, perché non è vero che la scuola è al centro dell’attenzione del governo. Questa ulteriore vicenda ci dice che si parla bene e si razzola male e che il governo si piega alle logiche di un idea che è quella di tagliare senza rispettare i diritti delle persone “.