Un incubatore e un acceleratore di professionalità digitali per i giovani: e’ quanto si prefigge di diventare l'”Officina dei nuovi lavori”, uno spazio – aperto oggi a Roma – con quattro laboratori didattici e percorsi formativi volti a diffondere le competenze digitali e a realizzare attività di orientamento professionale. L’iniziativa, promossa da Google e Fondazione Mondo Digitale, è stata inaugurata alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Obiettivo del progetto è formare nei prossimi due anni oltre 10mila giovani tra i 15 e i 29 anni attraverso corsi settimanali della durata di 22 ore. Il progetto mira a combattere la dispersione scolastica e a realizzare attività mirate di formazione e orientamento professionale per giovani ai margini del sistema formativo e lavorativo italiano. Dal digital manufacturign all’innovazione d’impresa, dal gaming alla realtà aumentata, l’Officina dei nuovi lavori propone un’esperienza immersiva digitale e favorisce sin da subito un confronto con aziende e professionisti del settore.
“Questa è un’esperienza fuori dall’ordinario – ha commentato il ministro Poletti -, che produce quella cosa eccezionale che è l’opportunità. Vedo in questo progetto la possibilità di costruire un nesso tra conoscenza, sapere, storia, creatività”, che sta facendo la fortuna di tante piccole imprese artigianali italiane che si pensavano destinate alla scomparsa. Quel nesso, ha continuato il ministro del Lavoro, “che mette insieme anche la nostra storia di italiani, quel mix di artigianato storico e innovazione, creatività e capacità”.
“La formazione al digital è fondamentale per il futuro, basti pensare che in Europa entro il 2020 si stima ci saranno 900mila posti di lavoro vacanti nel settore”, ha spiegato Carlo D’Asaro Biondo, President Strategic Relationship di Google per Europa, Africa e Medio Oriente. “Con questa bella iniziativa, fatta di mestieri”, vogliamo contribuire a formare “degli artigiani del web, una sorte di università del concreto: in Italia – ha concluso – c’è un potenziale enorme, ma manca un po’ una ‘manualità’ del web e ci auguriamo con questo progetto di poter dare opportunità di lavoro e di crescita a tanti giovani”.