Si è concluso dopo circa un`ora l`incontro in Prefettura a Taranto fra il ministro per l`Ambiente Corrado Clini e le associazioni ambientaliste della città.
Rispondendo ad una domanda dell`avvocato Massimo Tarquinio, dell`associazione cittadinanza attiva-Altamarea, Clini ha dichiarato che ha avuto autorizzazione dalla presidenza del Consiglio dei ministri a costituirsi parte civile in quello che sarà il processo a carico dei vertici dell`Ilva, per inquinamento, disastro ambientale ed avvelenamento di sostanze alimentari.
Tutte le richieste messe nero su bianco dalle sigle ambientaliste, ha assicurato il ministro, saranno “proceduralizzate”, cioè faranno parte della procedura di rilascio dell`autorizzazione integrata ambientale del ministero.
Entro il 15 ottobre la commissione che si sta occupando dell`Aia all`Ilva, renderà pubblico un documento istruttorio. “Il ministro – hanno dichiarato gli ambientalisti al termine dell`incontro – ha affermato che l`Aia verrà rilasciata in 180 giorni.
“La salute è un diritto inalienabile – ha affermato Alessandro Marescotti di Peacelink-fondo antidiossina – al termine dell`incontro. “Abbiamo ricordato al ministro – ha proseguito il leader ambientalista – che 12 anni fa affermò che era necessario chiudere l`area a caldo dell`Ilva di Genova. Noi crediamo che Taranto meriti le stesse considerazioni ma il ministro ci ha risposto che gli impianti di Genova erano più vecchi e pericolosi di quelli di Taranto per caratteristiche strutturali”. “Per il ministro le prescrizioni dell`Aia devono essere quelle raggiungibili dall`Ilva, noi non siamo d`accordo”.
Altamarea è l`associazione che ha presentato al ministro le richieste più radicali: “Riteniamo che non si può concedere l`Aia all`Ilva – ha dichiarato l`ambientalista Fabio Matacchiera – i politici non devono pensare all`acciaio ma alla salute dei cittadini. Il ministro ci ha detto che i dati della procura sono di parte ma noi non siamo d`accordo”. Leo Corvace e Lunetta Franco di Legambiente, hanno invece presentato al ministro 26 prescrizioni chiedendo che nell`Aia siano recepite le migliori tecnologie in assoluto: “Sarà l`Ilva – ha dichiarato Corvace – a decidere se sottostare alle imposizioni del ministero o chiudere”. (LF)
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