Fim, Fiom, Uilm nazionali proclamano per la giornata di giovedì 2 agosto un pacchetto di 4 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva, con modalità e forme della mobilitazione che verranno decise territorialmente (manifestazioni, presidi sotto le Prefetture, ecc.), contro il rischio di chiusura dello stabilimento di Taranto e per una politica industriale che coniughi lavoro e ambiente.
Le organizzazioni sindacali ritengono necessario ricercare tutte le soluzioni utili al mantenimento dell’attività industriale, salvaguardando sia l’ambiente che la salute, e in ragione di ciò chiedono che Ilva espliciti impegni, investimenti e azioni che vadano in tale direzione. Fim, Fiom e Uilm ritengono che il recente protocollo di intesa, in cui si stanziano 330 milioni di euro per la bonifica e riqualificazione dell’area, sia un primo passo importante verso un miglioramento delle condizioni ambientali nell’area tarantina e che esso possa essere un passaggio importante per la ripresa delle attività, convinti che si possa far coesistere un’attività industriale con il rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.”
Fim, Fiom, Uilm nazionali ritengono che sia “inaccettabile socialmente ed insostenibile per l’intero sistema industriale la prospettiva di una chiusura dello stabilimento di Taranto, con la perdita di 50.000 posti di lavoro tra diretti e indiretti: non possiamo accettare che oggi i lavoratori dell’Ilva paghino responsabilità storiche non loro e che continuino ad essere sottoposti ad un ricatto inaccettabile tra lavoro e salute”.