“L’economia europea avrà una situazione migliore di quella prevista; non avrà una recessione profonda come alcuni pensavano solo pochi mesi fa. E l’Italia ha mostrato in questi due anni, e continua a mostrare, lo straordinario dinamismo delle proprie imprese e del mondo del lavoro, e può utilizzare le risorse del Pnrr per avere lo spazio per gli investimenti che sono indispensabili”. Lo ha affermato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, durante un incontro con i giornalisti italiani a margine della conferenza stampa sulle previsioni economiche d’inverno della Commissione, oggi a Bruxelles.
“Le previsioni sull’economia europea – ha rilevato Gentiloni – sono più positive di quanto ci si aspettasse soltanto alcuni mesi fa; il che non vuol dire naturalmente – ha avvertito – che avremo una crescita travolgente, ma vuol dire che eviteremo la recessione e potremo avviare l’economia europea su un nuovo percorso di crescita”.
Le previsioni della Commissione stimano la crescita del Pil nell’Ue al 3,5% nel 2022, allo 0,8% quest’anno e all’1,6% nel 2024, con l’Italia che va meglio della media nel 2022 (3,9%), ma poi rallenta attestandosi sulla media Ue quest’anno e scendendo al di sotto (1,0%) nel 2024. Ma secondo Gentiloni potrebbe andare meglio del previsto se il Paese saprà spendere e utilizzare al meglio gli investimenti del Pnrr.
“L’Italia – ha ricordato il commissario – ha avuto anni di crescita straordinaria dopo la pandemia, e riuscirà a evitare la recessione dimostrando ancora una volta il dinamismo delle sue imprese nel mondo del lavoro e la sua capacità di adattarsi e innovare”.
“Certamente tutto questo sarà più forte, soprattutto nei prossimi anni, se riusciremo a utilizzare fino in fondo e al meglio – ha sottolineato Gentiloni – le risorse del Piano europeo di Recovery, che daranno un impulso ancora maggiore agli investimenti, in un paese come l’Italia che deve sempre tenere sotto controllo la finanza pubblica”.
A un giornalista che chiedeva se saranno utilizzabili appieno queste risorse, anche dopo il ritorno dei vincoli di bilancio del Patto di stabilità, il commissario ha replicato: “Io credo che il governo abbia dimostrato, anche con l’ultima legge di bilancio, di avere attenzione agli equilibri di bilancio, e questo è fondamentale per un paese ad alto debito. Al tempo stesso anche i paesi ad alto debito hanno uno spazio di bilancio e uno spazio di investimenti in più, grazie a questo piano europeo (il Pnrr, ndr): parliamo di decine di miliardi di investimenti, e sappiamo tutti che la sfida maggiore è quella di realizzarli, piuttosto che quella dell’entità dei fondi a disposizione”.
Insomma, ha spiegato Gentiloni, siamo in “un contesto in cui ancora una volta l’Italia può smentire la retorica sul fanalino di coda in Europa e avere un livello di crescita in linea con gli altri paesi; o addirittura, come è stato negli ultimi due anni, più alto della media europea”.
Inoltre secondo Gentiloni, per sostenere la competitività internazionale delle imprese europee nella transizione e il piano industriale per il Green Deal non basterà l’allentamento delle regole Ue sugli aiuti di Stato, ma sarà necessario anche “uno sforzo per un’ulteriore risposta comune” da parte dell’Unione, come il “Fondo di sovranità” prospettato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Io credo – ha osservato Gentiloni – che dobbiamo intenderci sul fatto che a questo problema della competitività delle nostre imprese europee non si può rispondere soltanto a livello nazionale. Certamente c’è anche una risposta a livello nazionale, ma l’idea che tutto si possa risolvere lasciando spazio ai diversi paesi, allentando le regole degli aiuti di Stato e basta – ha avvertito -, sarebbe un errore”.
“Quindi – ha continuato il commissario – alle decisioni prese fin qui, che sono molto importanti, deve seguire anche uno sforzo di dare un’ulteriore risposta comune”.
“Se l’economia europea mostra di andare un po’ meglio del previsto – ha sottolineato Gentiloni – non è soltanto perché il tempo è stato meno rigido del previsto, ma anche perché si sono affrontate alcune sfide insieme dopo la pandemia e di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. Si è lavorato insieme, e lo stesso dobbiamo fare – ha concluso – per la competitività delle nostre imprese, incluso quel fondo per la sovranità di cui ha parlato la presidente von der Leyen”.
E.G.