14.700 posti di lavoro in meno alla General Motors, di cui 8100 colletti bianchi e 6.000 operai, così ha annunciato la General Motors. Verranno chiusi cinque stabilimenti tra cui 4 negli Stati Uniti. Detroit, Warren, Lordstown e White Marsh ed uno in Canada. “Le misure che prendiamo oggi ci permettono di proseguire la nostra trasformazione per essere più agili, resilienti e capaci di generare profitti”, ha affermato la numero uno del gruppo, Mary Barra. E ancora: “È necessario anticipare i cambiamenti del mercato e i gusti dei consumatori perché il nostro gruppo sia ben posizionato per avere successo nel lungo termine”. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato “Gm dovrebbe smetterla di produrre in Cina”. Allo stesso modo Terry Dittes dell’Uaw ha affermato: “Questa decisione iniqua di Gm di chiudere le fabbriche americane mentre si aumenta la produzione in quelle cinesi o messicane per vendere ai consumatori americani è profondamente sbagliata”
General Motors, lo sciopero più lungo
Raggiunto l'accordo con la UAW, è terminato lo sciopero durato più a lungo nell'industria americana dell'auto negli ultimi 50 anni. Per il sindacato, si tratta di una vittoria importante, ma parziale