“Sui ritardi di pagamento occorre fare presto. Mentre le istituzioni continuano a parlare e valutare le imprese muoiono di credito e di ritardi di pagamento”. Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commenta l’apertura che arriva dalla UE di adottare criteri di maggiore flessibilità nel conteggio del deficit.
“Rappresenterebbe – sostiene – di certo, un’importante boccata di ossigeno finanziario per le imprese estenuate dalle difficoltà della crisi, dai tempi e dai costi di accesso al credito bancario e dalla montagna dei ritardi di pagamento. Per uscire dalla crisi occorre coraggio e lungimiranza”.
“Il contenimento del debito, resta un obiettivo primario per le politiche finanziarie del nostro Paese, ma occorre dare un segnale importante alle migliaia di imprese e cooperative – conclude Gardini – che continuano a erogare servizi alla Pa, senza essere pagate e, al limite della sopravvivenza, accedono al prestito bancario, a costi onerosi, per pagare gli stipendi ai propri occupati. La parola d’ordine è fare presto”. (LF)
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