“Semplificazione e trasparenza come principi cardine se ben tradotti sono leve di sviluppo per le imprese. La riforma è importante perché l’inserimento di risorse pubbliche nel sistema, se avviene in maniera corrente, semplice e chiara, può essere una delle leve principali per il rilancio del paese, fungendo anche come stimolo alla qualificazione e maggior competitività delle imprese”. Questo il commento di Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, alla riforma del codice degli appalti approvata oggi dal Consiglio dei ministri.
“Bene il superamento del massimo ribasso, ma è necessario – ha aggiunto Gardini – che l’offerta economicamente più vantaggiosa sia comunque collegata a principi oggettivi. Fondamentale che ci sia sempre una razionale suddivisione dell’appalto in più lotti. Interessante l’inserimento di principi di soft law che è fondamentale siano comunque ben coordinati”.
“La riforma del codice degli appalti – ha concluso Gardini – potrebbe essere anche l’occasione, in un quadro di rispetto delle regole, per affrontare il tema dei tempi di pagamento della PA e per annullare la tassa di licenziamento, quella che abbiamo chiamato la ‘tassa del paradosso’. Al momento c’è una sospensiva fino al 31/12/2016, ma da gennaio 2017 le imprese rischiano, come avvenuto anche per il 2016, di pagare l’imposta anche per i lavoratori che non perdono l’occupazione”.