Sono in aumento gli scioperi proclamati e effettuati nei servizi pubblici essenziali dall’inizio dell’anno a metà settembre. E’ quanto ha indicato il garante degli scioperi Roberto Alesse, nell’audizionepresso le Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro riunite del Senato.
In totale 1.561 proclamazioni di sciopero rispetto alle 1452 dell`anno precedente, con un aumento, dunque, del 7,5%. Le azioni di sciopero effettive si traducono in 1055 (+6%), a seguito degli interventi preventivi dell`Autorità di garanzia, ovvero a seguito di revoche o differimenti spontanei da parte delle organizzazioni sindacali.
“In particolare – ha sottolineato Alesse – il settore che segna un aumento piuttosto marcato della conflittualità è quello, ben noto, del trasporto pubblico locale con 255 proclamazioni di sciopero (+14%) e ben 193 azioni di sciopero contro le 135 del 2014 (+42%)”. Salvo il trasporto ferroviario, che ha pressoché dimezzato gli scioperi rispetto all`anno precedente (41 nel 2015, 73 nel 2014, -45%), il settore aereo e quello marittimo si attestano pressché sugli stessi elevati livelli del 2014.
Inoltre, in occasione del prossimo Giubileo, per il il presidente dell’Autorità di Garanzia per gli scioperi, sarebbe opportuno “un protocollo d`intesa che fissi una tregua sindacale, quanto meno per le giornate più rappresentative” sul modello di quanto fatto per quello del 2000.
“Siamo alla vigilia del Giubileo – ha detto – e, allo stato, non sembra che siano stati raccolti gli appelli lanciati dall`Autorità di garanzia al Governo e alle parti sociali in ordine all`opportunità di dar vita ad un protocollo d`intesa che fissi una tregua sindacale, quanto meno per le giornate più rappresentative, come avvenne in occasione del Giubileo del 2000”.
Secondo Alesse “sarebbe necessario prevedere, per legge, il principio che, nel caso dei grandi eventi di rilievo nazionale o internazionale, su segnalazione delle istituzioni interessate, l`Autorità possa estendere l`obbligo di osservare la franchigia, periodo durante il quale, come è noto, non è possibile attuare astensioni dal servizio”. “Ciò, ovviamente – ha concluso – oltre che per evidenti motivi di sicurezza collegati al grande flusso degli utenti, anche per la tutela del prestigio dell`immagine del Paese”.