“Auspico che le parti sociali sappiano trovare un accordo sulla contrattazione perché in questa situazione sociale e politica sarebbe un segnale di alto valore morale per il Paese”. Lo dice il vicedirettore di Confindustria, Giampaolo Galli, intervenendo alla conferenza del lavoro del Pd.
“Il contratto nazionale del lavoro anche per noi resta centrale” ha aggiunto l’esponente di Confindustria sottolineando inoltre che anche l’organizzazione degli imprenditori “non è insensibile ai temi che sindacato e Pd pongono sull’abuso del lavoro flessibile. Abbiamo nostre proposte e non chiudiamo su questi punti. Considerate però che se le imprese chiudono non c’è legge o norma o accordo che possa salvare i posti di lavoro”. Per questo, continua Galli, “lavoriamo per un accordo con tutte le organizzazioni sindacali anche se per noi è cruciale proseguire lungo un cammino che dia più peso ai contratti aziendali”. Il dirigente confindustriale ricorda inoltre che c’è una raccomandazione europea all’Italia che invita il paese a seguire il modello seguito da altri paesi europei “introducendo le deroghe aziendali ai contratti nazionali”.
“Oggi – ricorda Galli – il tema all’ordine del giorno è l’efficacia , l’esigibilità dei contratti aziendali firmati dalla maggioranza dei lavoratori. Come per una legge, non ha senso dire che ha efficacia solo se è votata dai principali quattro partiti. Deve valere per tutti se è approvata da una maggioranza”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu