“Non solo non siamo tornati al Medioevo ma credo che davvero in questi anni si siano fatte cose importanti che però non bastano. La Cisl è un sindacato moderno che in questi anni ha fatto accordi molto innovativi”. Così Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, ha replicato al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha definito medievale il sindacato.
“Abbiamo modificato il modello contrattuale di intesa con Confindustria – ha osservato Furlan a margine del consiglio generale della Cisl-Piemonte che si è svolto a Torino -, spostando il baricentro su contratto aziendale e territoriale. Oggi dobbiamo andare avanti sull’organizzazione del lavoro e sull’orario che in modo più forte e più chiaro devono essere demandati alla contrattazione di secondo livello. Però – ha aggiunto Furlan – ci vogliono anche risposte economiche perché la legge di Stabilità, al di là delle parole di Renzi, non la premia. Bisogna invece rendere strutturale la decontribuzione e la defiscalizzazione per la contrattazione di secondo livello”.
“Noi – ha proseguito Furlan – insieme agli altri sindacati e agli organismi datoriali, a cominciare da Confindustria, dobbiamo verificare il modello contrattuale, aggiornarlo e rafforzarlo ulteriormente sul secondo livello”. “La competitività nelle aziende – ha concluso Furlan – si fa attraverso la contrattazione aziendale e sul posto di lavoro attraverso la partecipazione. Su questo Confindustria è legata a tempi molto, molto lontani e deve fare un passo avanti”.
F.P.