Via libera dell’Aula del Senato a due mozioni sulla parziale privatizzazione delle Fs firmate dal Pd e da Fi (quest’ultima con una modifica). L’Assemblea ha invece bocciato le mozioni di Si-Sel, M5S e Lega.
Nella mozione del Pd si chiede che prima di procedere alla parziale privatizzazione venga varato “un piano industriale serio che Fs, tramite il Governo, sia in grado di presentare al Parlamento”, ha spiegato il capogruppo Dem in commissione Infrastrutture e Trasporti, Marco Filippi. Un piano industriale, ha proseguito “che delinei con chiarezza il perimetro della privatizzazione e sciolga il nodo della separazione tra rete e servizi” e per questo il governo viene invitato “a valutare la possibile separazione societaria del gruppo ferrovie. Una rete che deve continuare a garantire a tutti gli operatori un accesso equo e non discriminatorio all’infrastruttura stessa la cui configurazione patrimoniale non può che richiamarsi a principi e natura pubblicistica”.
La modifica richiesta dal governo e accolta da Fi impegnava il governo a vincolare parte delle risorse ottenute agli investimenti ferroviari, passaggio quindi cancellato. Il viceministro dell’economia, Enrico Morando, ha ricordato che le norme vigenti “almeno fino ora” prevedono come il “ricavato dal processo di privatizzazione” debba essere destinato “alla riduzione del volume globale del debito”.