Il primo turno delle legislative in Francia ha confermato le previsioni dei sondaggi: Rassemblement national, il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, ha vinto questa prima tornata elettorale, davanti al Nuovo Fronte Popolare – alleanza di sinistra – e alla coalizione presidenziale di Ensemble. Un successo schiacciante che però non assicura ancora la maggioranza assoluta ai sovranisti francesi, richiesta a gran voce dalla sua leader. “L’onda blu” di Rassemblement National ha ottenuto oltre 9,3 milioni di voti, il 29,25% a livello nazionale: un risultato storico escludendo il secondo turno delle elezioni presidenziali. Anche se inferiore a quanto letto sinora nelle proiezioni, che davano al 33% il partito di Bardella che si candida a premier di Francia, che intende combattere fino all’ultimo colpo per la maggioranza assoluta in Parlamento.
Sostenuto da un tasso di partecipazione del 66,71%, il partito di Bardella ha inferto un duro colpo, eleggendo 39 deputati al primo turno, a cominciare da Marine Le Pen nella sua roccaforte del Pas-de-Calais. Idem per i suoi sottoposti Sébastien Chenu (Nord), Julien Odoul (Yonne), Edwige Diaz (Gironde) e Laure Lavalette (Var).
Con il 27,99% , la sinistra del Nuovo Fronte Popolare conta già 32 eletti, tra cui Manuel Bompard, Mathilde Panot e Clémentine Autain, oltre al socialista Olivier Faure e all’ecologista Sandrine Rousseau. L’ex presidente Hollande dovrà invece vedersela al secondo turno con l’Rn.
Per l’alleanza macroniana Ensembe si conferma invece la disfatta: terzo posto con il 20,04% dei voti.
Nelle Alpi Marittime, l’alleanza di Rn e degli ex-LR Ciottisti ha ottenuto il 45,37% dei voti. Il Nuovo Fronte Popolare attira quasi un elettore su cinque (19,56%), davanti ai repubblicani(14,77%). I candidati macroniani hanno ottenuto solo il 14,46% dei voti.
Nel Var la situazione non ha precedenti. La maggioranza dei collegi elettorali è stata vinta da Rn al primo turno. Rimangono tre duelli, da Ouest-Var a Hyères passando per Tolone.
Intanto verso il secondo turno di domenica 7 luglio il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato di essere d’accordo con il presidente della RN Jordan Bardella sulla necessità di un dibattito tra i due gruppi politici, ma ha escluso la sua partecipazione, come leader della LFI.
L’affluenza al voto è stata del 66,71% degli iscritti, ovvero quasi 33 milioni di elettori. Gli astenuti sono stati circa 16 milioni. In vista del secondo turno, fissato per il prossimo 7 luglio. Macron riunirà il governo all’Eliseo, a mezzogiorno, ha appreso l’Afp da fonti governative. Secondo quanto riferito, una delle principali questioni che saranno discusse oggi da Macron e il governo sarà quella delle istruzioni di voto per evitare una maggioranza di estrema destra, con l’eventuale ritiro dei macroniani che non avrebbero chance di successo, a vantaggio di candidati capaci di contrastare gli esponenti di Rn. Macron non ha ancora deciso pubblicamente, ma sembrerrebbe muoversi verso uno slogan “né RN né LFI”, una posizione castigata dalla sinistra e criticata anche nel suo stesso campo, secondo quanto si legge su Le Figaro. Sono 306 i casi di triangolazioni sotto osservazione e i candidati dovranno decidere entro martedì alle 18.
Attal e i membri del governo si incontreranno con il Capo dello Stato in particolare per discutere delle istruzioni di voto per evitare una maggioranza di estrema destra, con l’eventuale ritiro dei macroniani che non avrebbero chance di successo, a vantaggio di candidati capaci di contrastare gli esponenti di Rn.
Intanto, Jordan Bardella, che ha promesso di essere il primo ministro di tutti, ha scritto una lettera ai francesi per invitarli ad accordare la maggioranza assoluta a Rn al secondo turno. “Questa domenica, 7 luglio, potrete scegliere un punto di rottura responsabile. Scegliendo candidati sostenuti da Rn in tutta la Francia, vi offrirete una maggioranza pronta ad agire, al servizio di tutti i francesi”, ha spiegato, secondo BFMTV. “Non possiamo affidare il destino della Francia a questi piromani che assumono una strategia di conflitto permanente”, ha detto Bardella a proposito dell’importante risultato dell’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon.
Bruno Le Maire, da parte sua, ha condiviso la sua “tristezza” per l’esito del voto a France Inter. “È una sconfitta per la nostra maggioranza, per il nostro campo”, ha riconosciuto il ministro dell`Economia, che ha invitato a “lottare affinché RN non abbia la maggioranza assoluta domenica prossima”. Nelle circoscrizioni elettorali in cui gli elettori potranno scegliere tra i candidati del Nuovo Fronte Popolare e Rassemblement national, Le Maire ha invitato gli elettori “a votare per un candidato socialdemocratico”, cioè del “partito socialista”, dei “comunisti” o degli “ecologisti”. “Io combatto RN ma non voto LFI”, ha insistito Bruno Le Maire, prima di concludere: “non scegliamo un pericolo a vantaggio di un altro”.
La Borsa di Parigi, intanto, ha aperto in netto rialzo questa mattina. Il CAC 40 è balzato del 2,59% in apertura di sessione, iniziando così il mese di luglio in positivo dopo essere sceso del 6,42% a giugno, la peggiore performance mensile degli ultimi due anni.