“Colpisce la totale mancanza di trasparenza, nel metodo e nel merito”. E’ duro il giudizio della Cisl Fp sullo schema di decreto di riordino per gli enti vigilati dal Ministero della Salute: come gli Istituti zooprofilattici sperimentali, l`Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e la Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato oggi il provvedimento dopo che solo ieri e solo per pura formalità era stato convocato il tavolo con i sindacati. Tavolo previsto dalla normativa, ma che non ha visto né l’esame né la discussione sul testo.
“Denunciamo la contraddittorietà del decreto” rincara il sindacato, che mette i puntini sulle “i”: “Non ci si può richiamare a criteri di razionalizzazione, snellimento e semplificazione quando per enti con pochissimo personale in servizio si mantengono in piedi un consiglio di amministrazione, un triunvirato di vertice (direttore generale, direttore amministrativo e direttore sanitario) e un comitato strategico di vigilanza. In alcuni casi si sfiora addirittura il ridicolo, come alla Lega tumori dove per 15 dipendenti ci sono ben 7 componenti nel consiglio di amministrazione”.
“Vogliamo subito un nuovo incontro con il ministro della salute” attacca la Cisl Fp, “Ma anche con le regioni, che sono parte in causa e sponsor del decreto. Noi siamo per una riorganizzazione degli enti fatta insieme ai lavoratori. Una riorganizzazione basata sulla produttività, sulla valorizzazione del capitale umano, sulla sinergia tra enti. E non per il mantenimento di centri di potere e di spesa a beneficio di governatori e giunte regionali”.