“Non è agitando lo spettro del licenziamento che si può far crescere il livello di produttività della pubblica amministrazione. La licenziabilità dei dipendenti pubblici è un falso problema: le norme esistono e la disciplina anzi è più rigida che nel privato. Sulla mobilità, in particolare, non abbiamo bisogno di “capire”: nella scuola ogni anno gestiamo attraverso contratti la mobilità di migliaia di lavoratori, che ultimamente è stata soprattutto mobilità forzosa per far fronte a esuberi e soprannumero. Invece di alimentare inutili tensioni sui media, il ministro valorizzi il confronto con le parti sociali”. Così Giovanni Faverin e Francesco Scrima intervengono nella discussione sull’art. 18 dello statuto dei lavoratori, riaperta oggi dalla lunga intervista del ministro Filippo Patroni Griffi su “Avvenire”.
“C’è una trattativa in atto a Palazzo Vidoni sul lavoro pubblico, insieme al ministro della Funzione pubblica, alle Regioni e alle Autonomie locali. La Cisl ha messo sul tavolo proposte concrete tanto sulla formazione e la valorizzazione del personale, quanto sul capitolo del mercato del lavoro. Siamo pronti a discutere di tutto, anche di mobilità concertata. Ma il punto vero è pensare ad una riorganizzazione seria e complessiva della Pa e della scuola, all’interno della quale rilanciare le priorità: qualità dei servizi, sostenibilità, produttività, certificazione delle competenze”.
“Non vogliamo che si comprometta il clima di dialogo che siamo riusciti a costruire con il ministro e le altre controparti pubbliche, così come l’idea di un Protocollo sul lavoro pubblico che riprenda gran parte dei temi da noi sostenuti negli ultimi anni. Le nostre battaglie sono servite a creare un linguaggio comune e a scrivere l’agenda delle decisioni da prendere: spending review, piani di razionalizzazione, trasparenza. Ma anche contrattazione, nuova etica pubblica, riconoscimento sociale ed economico per il lavoro pubblico.