Fondimpresa, il fondo per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, ha deciso di finanziare con bandi specifici i progetti formativi nelle aziende che investono in innovazione, prima che il Governo varasse Industria 4.0. La prima iniziativa è partita nel 2011, seguita da altri 3 bandi (2015, 2016 e 2017).
Nel libro “La chiave per crescere. Storie di innovazione e formazione d’impresa” di Massimo Mascini (edizioni Il diario del lavoro) vengono raccontate 11 storie, che bene rappresentano i piani formativi finanziati da Fondimpresa. Attraverso il racconto di imprenditori e lavoratori, formatori e docenti universitari, vengono alla luce le storie di 12 piccole e medie imprese agricole di 4 regioni diverse (Lazio, Campania, Veneto e Puglia) che studiano come recuperare e riutilizzare gli scarti delle vendemmie, della raccolta delle olive, della lavorazione della frutta, ricavandone combustibile ecologico da vendere o da utilizzare in proprio, abbattendo i costi.
“Sono a tutti gli effetti pezzi di politica industriale – dice il presidente di Fondimpresa, Bruno Scuotto – perché aiutano a incanalare gli investimenti nella giusta direzione. La crisi ha prodotto una forte spinta all’innovazione. Fondimpresa ha voluto aiutare le imprese in difficoltà a fare la scelta giusta”.
I casi trattati nel libro di Mascini sono l’esempio di una apposita linea di finanziamento che Fondimpresa ha rivolto specificamente all’innovazione tecnologica fin dal 2011, con un investimento complessivo che a oggi ha raggiunto 48 milioni di euro, realizzando 240 piani formativi in 612 aziende per oltre 8.709 lavoratori. Attualmente è aperta la quarta edizione del bando, che mette a disposizione 10 milioni di euro. E’ possibile partecipare fino al 16 giugno 2018.
TN