“La crisi si aggrava e le politiche di rigore imposte al nostro paese anziché risollevare l`economia, come era prevedibile, peggiorano la situazione”. Lo dice il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo.
“La recessione purtroppo è reale – prosegue – se si continua con l`irrigidimento di politiche rivolte essenzialmente al risanamento con ulteriori restrizioni e tagli, non vi sarà né l`aumento delle attività economiche né una reale ripresa. Ne verifichiamo sempre gli effetti ed è evidente a tutti che i tagli generalizzati e l`aumento delle imposte non possono che deprimere l`economia, per il rilancio della quale finora non si sono messe in capo operazioni di un qualche significativo risultato”.
“L`attuale situazione – sostiene il sindacalista – richiederebbe modifiche dei trattati europei che favoriscano gli investimenti e azioni che siano frutto di un maggior coordinamento in ambito europeo per rilanciare lo sviluppo incrementando la fiducia nella ripresa”.
“Bisogna ricercare soluzioni alla crisi produttiva e occupazionale in atto – aggiunge – che sta bruciando le sacrosante aspirazioni delle generazioni più giovani a un lavoro dignitosamente remunerato, ma anzi, si rendono necessarie misure economiche che ridiano sviluppo all`intero sistema Italia. E’ necessario coinvolgere, anche a livello internazionale, l`intero contesto economico, finanziario e produttivo, iniziando dal continente europeo. Così come bisognerebbe anche, e soprattutto, individuare politiche rivolte allo sviluppo che ridiano prospettive ai settori produttivi e di conseguenza all`occupazione e all`aumento del potere di acquisto per lavoratori e pensionati”.
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