“Sulla definizione dei trattamenti pensionistici dei dipendenti degli Enti disciolti (ex Mutue) abbiamo conseguito un primo risultato positivo”. Lo scrivono i pensionati della Cisl in una nota- “L’Inpdap – si legge – ha siglato con il ministero dell’Economia un accordo che stabilisce l’ammontare complessivo dei capitoli di copertura necessari per la definizione delle residue posizioni previdenziali non ancora ricongiunte del personale degli Enti soppressi, transitati, in virtù di disposizioni legislative, presso le altre amministrazioni pubbliche con iscrizione del personale all’Inpdap”. “Per quanto riguarda la procedura – spiega il segretario nazionale Fnp, Mario Menditto – l’Inpdap dovrà ora accertare la sussistenza del diritto al computo dei servizi utili a pensione, sulla base delle certificazioni rilasciate dagli Enti datori di lavoro, nonché dalla documentazione contenuta nei fascicoli personali, giacenti presso l’ Ispettorato generale per gli enti disciolti, Iged, il quale si è dichiarato non più competente in materia”. Le sedi Inpdap provinciali dovranno pertanto richiedere all’Ente di provenienza i fascicoli del personale trasferito che ha richiesto la restituzione della contribuzione versata presso i fondi integrativi di previdenza, e procedere alla liquidazione di quanto loro spettante.
“Per i pensionati, soci Cisl – conclude Menditto – interessati alla questione, occorrerà richiedere all’Istituto non solo la definizione dei trattamenti provvisori, ma anche sollecitare la richiesta all’Iged dei fascicoli utili per la liquidazione. In questo senso la Fnp ed il patronato Inas-Cisl sono a disposizione, per ogni utile assistenza”. (LF)
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